Ricerca scientifica: ecco i «cervelli» pugliesi tra i primi 70mila al mondo

Puntando il compasso sulle informazioni rinvenienti dalle pubblicazioni scientifiche globali e con l’obiettivo dichiarato di voler individuare i «100.

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Puntando il compasso sulle informazioni rinvenienti dalle pubblicazioni scientifiche globali e con l’obiettivo dichiarato di voler individuare i «100.000 scienziati top», la rivista scientifica «Plos Biology» ha elaborato dati «Scopus» e ha creato un interessante database che mette a confronto la produzione intellettuale di 6,8 milioni di accademici d’ogni parte del mondo e d’ogni branca del sapere.

Pur con tutti i limiti di una elaborazione tanto complessa e pur con tutte le insidie nascoste in ogni operazione di standardizzazione del dato, questa «classifica» può essere un costruttivo spunto di riflessione sulla realtà pugliese. Si scopre infatti che i «cervelli» locali riescono a ritagliarsi un posto onorevole in classifica sia quando si muovono nel solco di una lunghissima tradizione (si pensi a Medicina e Chirurgia o ad Agraria), sia quando la sfida si gioca, per esempio, nel campo delle Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica. E ciò in una competizione planetaria che sconta le note, ciclopiche, difficoltà in cui versa l’alta formazione nazionale (presto si vedrà se i progetti del viceministro Lorenzo Fioramonti avranno miglior fortuna ora che è in sella al dicastero, nel Conte II) e, a maggior ragione, quella meridionale.

Diciamo subito che tra i magnifici 100.000 gli italiani sono circa 2.000 e che «Plos» ha costruito un indice «storico», che riassume l’attività degli ultimi 22 anni, e uno dedicato al 2017 che dovrebbe mettere in evidenza anche il lavoro delle nuove leve. Nel primo ci sono 34 personalità operative in Puglia: 21 all’Università di Bari, 8 all’Università del Salento, 3 all’Università di Foggia, 2 al Politecnico del capoluogo di regione e uno all’Istituto nazionale di Fisica nucleare (sezione di Bari). Nel secondo indice, invece, i «pugliesi» sono 60: 37 all’Università di Bari, 10 all’Università del Salento, 5 all’Università di Foggia e 8 al Politecnico del capoluogo di regione.

Siccome, tra trasferimenti e pensionamenti, i «numeri» potevano non essere aggiornati, la «Gazzetta» ha contattato Atenei e Politecnico affinché elaborassero essi stessi la lista dei loro ricercatori. Così, in una nota, il Politecnico di Bari spiega che nella classifica dei 100.000 «scienziati top» il PoliBa «si posiziona più o meno a metà classifica, nel 2017 vengono citati 8 scienziati rispetto ai 2 che erano stati citati per il periodo precedente (22 anni)». Nel dettaglio, primeggia in entrambi gli indici l’ing. Michele Ciavarella del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management seguito da vicino da Giuseppe Carbone (ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine e direttore del Dipartimento) e da Antonio Petruzzelli (ricercatore di Economia e gestione dell’innovazione nel Dipartimento di Carbone).

Quanto all’indice sulla «carriera», si segnala la buona posizione di Saverio Mascolo, direttore del Dipartimento di Elettronica. Grazie alla elaborazione fornita dall’Ateneo, si scopre come a Foggia primeggi Lorenzo Lo Muzio che è nella metà alta della classifica degli «scienziati top» del mondo. Il foggiano, classe 1959, è professore ordinario di Malattie odontostomatologiche e direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (dichiarato dal Miur Dipartimento di eccellenza nel panorama universitario nazionale). Invece, circa l’indice 2017 si fanno notare su base regionale anche Antonietta Baiano (professore associato Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente), e il professor Vincenzo Lattanzio (del medesimo Dipartimento).

L’Ateneo «Aldo Moro» e l’Università del Salento, purtroppo, non hanno fornito dati relativi ai propri «cervelli» anche se compaiono accademici molto accreditati nella rilevazione «Plos» come, a titolo di esempio, l’andriese Domenico Ribatti, ordinario di Anatomia Umana a Bari e il professor Domenico Otranto di recente nominato presidente della Società mondiale di Parassitologia.

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