Il vescovo Moscone “Manfredonia, per rialzarti decidi di scommettere sulla legalità!”

Un’omelia che ha destato la comunità. Legalità, giovani, relazioni, coraggio, intraprendenza sono solo alcune delle parole chiave rivolte dal vescovo 

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Un’omelia che ha destato la comunità. Legalità, giovani, relazioni, coraggio, intraprendenza sono solo alcune delle parole chiave rivolte dal vescovo Franco Moscone alla città di Manfredonia e alla comunità garganica. Moscone, in occasione della festa per la Madonna di Siponto, ha dato un forte scossone alla cittadinanza, da tempo afflitta dall’assenza di una guida politica e con lo spettro dello scioglimento per mafia dell’ente comunale. La mancanza di lavoro è solo la punta dell’iceberg. Ecco il messaggio integrale del vescovo.

Cari concittadini di Manfredonia e devoti della Madonna di Siponto,

come ho ricordato nel messaggio pubblicato per il calendario dei festeggiamenti cittadini, la festa patronale di quest’anno cade nel 50esimo della morte del grande Monsignor Andrea Cesarano. Arcivescovo che resse la diocesi non solo per un lungo periodo, ma soprattutto negli anni dolorosi del Secondo conflitto mondiale e che fu testimone e protagonista durante l’occupazione tedesca della città (8 settembre – 1 ottobre 1943), e grande ritessitore di relazioni e progetti nei decenni della ricostruzione post bellica: una ricostruzione che ricompose la società civile e la comunità credente manfredoniana, ridonandole dignità e capacità di sviluppo. Sono convinto che dalla sua testimonianza ed azione possiamo, a distanza di cinquant’anni, ricavare anche per oggi stimoli e motivazioni per governare e mantenere salda e sicura la nostra amata città.

Nel leggere parte del suo diario mi sono imbattuto in un passaggio che scrisse il 28 dicembre 1944 in risposta ad una interpellanza della Segreteria di Stato. Scriveva l’arcivescovo: “…all’uopo ho stabilito per il prossimo mese varie e distinte Settimane Sociali per Professionisti, Operai, Uomini e Giovani di A.C., con appositi Oratori e Conferenzieri, per esporre con maggior competenza e profitto gl’illuminati e sapienti insegnamenti del Santo Padre sulla dottrina sociale della Chiesa, che dovrà servire di base e guida, al momento opportuno, della loro condotta politica”. Sono parole che esprimono una finalità più che attuale, in questo momento di particolare difficoltà, carenza di prospettive e pessimismo, che definirei “socio-culturale”, per la nostra città di Manfredonia. Non si può soccombere al negativo, non si può vivere di sola attesa di un qualcosa o qualcuno che venga a risolvere i nostri problemi. È unicamente da dentro, dal nostro vivere insieme come società civile e Chiesa locale e dal nostro senso del bene comune, che dobbiamo e possiamo trovare tutti gli elementi necessari per una rinascita alla grande, sicuri che Manfredonia non solo possiede una grande storia da ricordare, ma ne ha davanti una ancora più grande e magnifica da costruire!

Nella fede cristiana che è certezza e scommessa della forza della Risurrezione di Gesù mi sento di gridare: Manfredonia ri-alzati!

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