QUELLA ILLUSIONE DEL “DOTT”

RIPRENDE il primo luglio prossimo presso il Tribunale di Pescara, il processo noto come dei <falsi esami universitari> all’Università degli stut

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RIPRENDE il primo luglio prossimo presso il Tribunale di Pescara, il processo noto come dei <falsi esami universitari> all’Università degli stuti “D’Annunzio” che vede sul banco degli imputati l’ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, l’imprenditore foggiano Michele D’Alba e Joelle Touitou, compagna di Luigi Panzone, il professore universitario nodo cruciale della vicenda, già condannato.
L’UDIENZA di lunedì riveste particolare interesse per l’interrogatorio dell’ex sindaco Riccardi imputato dei reati di corruzione e peculato. Avrebbe dovuto essere interrogato nell’udienza di lunedì 17 scorso quando il collegio difensivo ha ascoltato alcuni studenti della facoltà di Scienze manageriali, il corso di studi al quale Riccardi si era iscritto nel 2009, ma per una perizia suppletiva sul computer dell’ex sindaco di Manfredonia, è stato rinviato per l’appunto all’udienza fissata per sabato prossimo quando verrà ascoltato anche l’ultimo teste, l’ex prorettore dell’Università “D’Annunzio”, Massimo Sargiacomo.
Probabilmente sarà quella del primo luglio l’ultima udienza dibattimentale di un processo che si trascina da circa sette anni, attraversato da tutta una serie di interruzioni e rinvii sui quali si sono andati addensando dicerie e illazioni, che hanno finito per accrescere l’interesse di una popolazione, quella per l’appunto di Manfredonia, di sapere se il proprio sindaco è reo o no di corruzione e di peculato. Particolarmente aspro lo sconcerto tra i giovani studenti che si sarebbero visti sorpassare negli studi da chi di studi regolari non ne aveva fatti e inseguiva l’illusione del “Dott” per vie traverse.
UN’OMBRA che ha sollecitato una serie di implicazioni di carattere etico particolarmente sensibili, nonché politiche-amministrative che hanno pesato fortemente su tutta la sua consiliatura amministrativa finita anzitempo per volontà del consiglio comunale, con pesanti strascichi finanziari a carico dei cittadini e l’arrivo al comune del commissario prefettizio.
I FATTI risalgono al 2012 allorquando secondo la Procura di Pescara i due “studenti lavoratori” Riccardi e D’Alba, sarebbero stati agevolati nel superamento di alcuni esami <senza la presenza fisica alla prova> o con la <raccomandazione> del professor Panzone. A sostegno delle accuse, la Procura di Pescara ha prodotto una serie di riscontri desunti da intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione eseguiti dalla polizia giudiziaria, analisi della documentazione acquisita anche a seguito di perquisizioni. Una serie di <pregnanti elementi probatori> che hanno portato alla formulazione delle accuse di corruzione di Riccardi e D’Alba nei confronti del professore Panzone e di peculato per aver Riccardi, nelle sue funzioni di sindaco di Manfredonia, utilizzato per i suoi viaggi a Pescara l’automobile, l’autista e il carburante del comune.
Michele Apollonio

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