“Riccardi fuori anche dall’ASI. Non è conferibile” (L’ATTO)

DOPO l’abbandono forzato della poltrona di sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi perde anche quella di presidente del Consorzio ASI di Foggia. La re

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DOPO l’abbandono forzato della poltrona di sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi perde anche quella di presidente del Consorzio ASI di Foggia. La revoca di quell’incarico l’ha eseguita il direttore dell’ASI di Foggia nelle funzioni di responsabile della Prevenzione della corruzione, Michelarcangelo Marseglia, correggendo un errore nel quale era incorso nel giugno scorso allorquando archiviò la procedura di contestazione di inconferibilità della carica di presidente dell’ASI al signor Angelo Riccardi. L’ANAC a maggio 2018 aveva infatti deliberato “l’inconferibilità, ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. 39/2013, dell’incarico di presidente del Consorzio ASI ad Angelo Riccardi, in quanto alla data del conferimento dell’incarico e attualmente, ricopre la carica di sindaco di Manfredonia con popolazione superiore a 15 mila abitanti, e la conseguente nullità dell’atto di conferimento dell’incarico e del relativo contratto”.

DI QUELLA deliberazione della massima autorità nazionale anticorruzione retta dalla prestigiosa figura del magistrato Raffaele Cantone, il responsabile Marseglia non tenne conto. Tant’ che Cantone intervenne con una dura nota nella quale ricordava al RPCT Marseglia che “all’esito dell’accertamento compiuto dalla Autorità, ha l’onere di contestare la accertata causa di inconferibilità al soggetto titolare dell’incarico illegittimamente conferito ed adeguarsi ai fini dell’adozione di tutti gli atti conseguenti all’accertamento della nullità dell’atto di conferimento”.

NELLA QUESTIONE è intervenuta anche la Regione Puglia che in una lettera evidenziava di giudicare “positivamente le determinazioni assunte dall’ANAC” evidenziando come le motivazioni espresse dalla Regione erano “del tutto autonome rispetto a quelle contenute nel provvedimento dell’Autorità anticorruzione”.

L’INTERESSATO “presidente” Angelo Riccardi che si era espresso nei confronti dell’ANAC e del suo presidente Cantone, in modo sprezzante contestando i contenuti della deliberazione, si affrettò a presentare ricorso contro la deliberazione dell’ANAC al TAR del Lazio.

Atto ASI

POSIZIONI quelle del Marseglia e del Riccardi decisamente senza fondamento valse solo a far perdere tempo prezioso ad un ente quale il Consorzio ASI i cui compiti e finalità sono di grande importanza economica per una provincia che cerca in tutti i modi di procedere sulla strada dello sviluppo. In questa confusa e per tanti aspetti capziosa vicenda artificiosamente montata, solo alcuni dei soggetti coinvolti hanno avuto l’onestà politica di non condividere gli atteggiamenti assunti e dunque di dimettersi dagli incarichi.

MA ANCHE se con riprovevole ritardo il nodo è arrivato al pettine. Il RPCT Marseglia ha emesso la “Determinazione” con la quale <dichiara, ad ogni effetto di legge, nullo l’incarico conferito al signor Angelo Riccardi di presidente del Consorzio ASI di Foggia in applicazione dell’art. 17 del d.lgs. n.39/2018 decorrente dalla data di notifica dichiarata dall’Anac, nella nota del 6 luglio 2018″.

LA CHIAREZZA e la verità alla fine hanno il sopravvento sul torbido e illegalità. “Giustizia è stata fatta” ha dichiarato il consigliere comunale Massimiliano Ritucci, che assieme al collega Gianni Fiore, hanno sviluppato e sostenuto una prima segnalazione della consigliera regionale Rosa Barone, con un attivismo lucido e mirato alla affermazione della legge e dunque alla regolarità degli atti.+
Michele Apollonio

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