Foggia, detenuto romeno aggredisce agente della penitenziaria „

  siamo poliziotti e non carne da macello per detenuti”. E’ questa la prima reazione della Federazione Sindacale di polizia penitenziaria Co.S

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siamo poliziotti e non carne da macello per detenuti”. E’ questa la prima reazione della Federazione Sindacale di polizia penitenziaria Co.S.P. alla notizia dell’ennesima aggressione “consumatasi questa mattina verso le 9,30 circa tra le mura del carcere di Foggia”.

Domenico Mastrulli rende noto che “un detenuto della sezione giudiziario del nuovo complesso carcerario che ospita circa 630 detenuti circa a Sorveglianza a Vista, di nazionalità romena, (R.S.) si è scagliato contro un assistente capo di penitenziaria (D.A.).

Stando a quanto emerso, “il poliziotto sarebbe stato colpito violentemente con schiaffi in testa e inferti in varie parti del corpo, tanto che ha battuto la testa contro il muro”.

Soccorso da altri agenti, l’uomo è stato trasportato agli Ospedali Riuniti di Foggia riportando una prognosi di giorni 10 a causa dei dolori alla testa.

 

Sull’accaduto sottolinea il segretario nazionale del sindacato autonomo Domenico Mastrulli: “Nonostante abbiamo ripetutamente chiesto provvedimenti urgenti e l’invio di altri uomini in occasione dell’ultimo incontro anche con il Prefetto,  nulla è accaduto se non il  temporeggiare o peggio ancora sottrarre personale  per attività che non ci competono in violazione all’ex art. 5 della Legge 395/1990 Riforma del Corpo”. “Nelle carceri pugliesi – sottolinea il segretario  generale nazionale del Co.s.p. – la gente soffre.  Chiediamo una immediata ispezione ministeriale in Puglia e l’avvicendamento dell’attuale provveditore regionale con il passaggio delle competenze ai singoli Prefetti”.  “A fronte del susseguirsi delle aggressioni – spiega Mastrulli –  si espongono gli agenti di polizia a insulti e minacce  a volte anche di morte.  “Una maggiore presenza di agenti nelle carceri e il recupero di circa  7mila unità impiegate negli uffici amministrativi oltre allo scorrimento delle graduatoria  sono gli strumenti che secondo Mastrulli potrebbero alleggerire la situazione  se accompagnati dalla certezza della pena e dalla immediata sospensione dei benefici per i detenuti violenti.  Nel penitenziario di Foggia  a fronte di una popolazione carceraria di circa 630  detenuti i poliziotti sono circa 270 con turni anche di 8 e 12 ore continuativo come le scorte e traduzioni,poliziotti che conviv

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