Casa di riposo “Anna Rizzi” ai clienti: “Siete invitati al trasferimento del congiunto presso altra sede”

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“Si invita la S.V. a voler provvedere al trasferimento del congiunto o soggetto sottoposto a vostra tutela, qui ospitato, presso altra sede, con sollecitudine e comunque non oltre la data del 30 aprile 2019, quando questa Azienda dovrà inevitabilmente sospendere l’erogazione dei servizi socio-assistenziali e di ristorazione”. Con questa breve lettera, l’amministrazione della casa di riposo “Anna Rizzi” di Manfredonia ha invitato i parenti degli anziani a cercare un’altra sistemazione per il proprio parente. Una brutta notizia che era nell’aria da tempo, alla luce delle difficoltà economiche della struttura. Già nel giugno 2014, infatti, la Regione Puglia nominò un commissario straordinario provando a rilanciare le sorti della “Anna Rizzi”. Nel corso dei mesi si erano susseguite anche alcune interrogazioni in Regione Puglia sulla vicenda.

Ad inizio 2018, la nomina di Grazia Pennella a nuovo commissario dell’ente che alzò la retta degli ospiti da 1300 a 1400 euro al mese scatenando polemiche e lamentele. Intervenne anche il consigliere regionale, Giannicola De Leonardis“Il 2019 ha portato un licenziamento collettivo per i dipendenti della casa di riposo ‘Anna Rizzi’ Asp Smar di Manfredonia, già duramente provati da 12 mensilità arretrate, e che pagano sulla propria pelle una situazione non dipendente in alcun modo dal loro lavoro e dalla loro volontà. La società cooperativa Carmine, consorziata Re Manfredi e operante appunto nell’Asp Mar Anna Rizzi, è in attesa dalla stessa del pagamento di un cospicuo pregresso, e per questo – secondo autorevoli fonti sindacali – ha deciso di far partire le procedure di licenziamento collettivo, rivalendosi sui lavoratori nonostante l’utilità per la collettività delle prestazioni erogate, servizio pubblico calpestato in maniera discutibile e preoccupante. Con il silenzio assordante della Regione Puglia. Per questo sollecito l’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri a fare piena chiarezza su questa vicenda, attraverso verifiche ispettive e contabili, per accertare responsabilità e dinamiche. Ed intervenire di conseguenza, anche attraverso un’interlocuzione autorevole e un confronto con le parti per cercare e trovare una soluzione per tutelare i lavoratori, le loro famiglie e gli ospiti della casa di riposo, tutte vittime di una lunga serie di errori, ritardi, mancanze, comportamenti discutibili e ingiustificabili”.

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