Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale è passato

Pesantemente censurato - silenzio della maggioranza - periodo più buio - compresa quella mafiosa - dal 74,5 del 2017 all’85,73 % del 2020 - i lati

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Pesantemente censurato – silenzio della maggioranza – periodo più buio – compresa quella mafiosa – dal 74,5 del 2017 all’85,73 % del 2020 – i lati oscuri e le magie del Piano – revisori dei conti – abbandonato l’aula>>

Il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale è passato attraverso la fatidica cruna dell’ago sospinto dai dodici voti dei consiglieri della maggioranza rimasti in aula abbandonata invece, al momento della votazione, dal resto dei consiglieri, dopo aver pesantemente censurato il Piano nella sua elaborazione tecnica e politica, nel completo silenzio della maggioranza.
E’ la desolante e mortificante fotografia di una seduta consiliare svoltasi inusualmente di domenica, penultimo giorno utile dei 90 avuti a disposizione dall’amministrazione Riccardi per programmare quello che si preannuncia come il periodo più buio della storia di Manfredonia. Una seduta che non poteva essere convocata in quanto, ha osservato vivacemente il consigliere Angelo Salvemini, mancante dei requisiti che giustificassero l’urgenza e dei cinque giorni prescritti per la convocazione. Richiesta del parere la segretaria Galantino se l’è cavata con <sono valutazioni soggettive>. Messa ai voti la pregiudiziale è stata respinta.
Richiamando l’attenzione della Commissione d’indagine insediatasi al comune, il consigliere Magno si è chiesto <se il continuo ricorrere da parte di questa amministrazione a violazioni di norme, regolamenti e prerogative consiliari non sia esso stesso motivo di permeabilità ad ogni tipo d’infiltrazione, compresa quella mafiosa>.
Il prologo significativo per una seduta di consiglio in cui si andavano ad assumere decisioni fondamentali per l’avvenire della città. Così come emerso dalla relazione stringata dell’assessora alle finanze Addolorata Zammarano. La durata del Piano sarà di dieci anni; la rata annua di 1.812.500 euro, sono riviste le entrate con l’innalzamento delle aliquote nonché nuove entrate; nuovi valori indicativi delle aree fabbricabili; la pressione fiscale dal 74,5 del 2017 all’85,73 % del 2020; spesa ridotta per l’illuminazione (10%) e trasposto pubblico (24%); riduzione del personale; un largo e capillare piano di alienazioni di terreni e beni comunali tra questi anche un edificio confiscato alla mafia e la scuola di Borgo Mezzanone; riduzione della spesa per gli organi politici dal sindaco ai consiglieri ma a partire dal 2020. L’unico risparmio certo è l’annunciata rinuncia a nominare uno dei due assessori mancanti.
Insomma sia pure per sommi capi, un quadro pesantissimo che ingesserà completamente la città. Un commissario forse avrebbe fatto meno e meglio, è stato commentato dalla opposizione che ha dato la stura ad una serie di rilievi che hanno evidenziato i lati oscuri e le magie del Piano presentato. I consiglieri Massimiliano Ritucci, Italo Magno, Cristiano Romani, Alfredo De Luca (ha ufficializzato la sua uscita dalla maggioranza), Angelo Salvemini, Mario Totaro, Antonio Conoscitore, Leonardo Taronna, Gianni Fiore hanno messo a nudo le tante incongruenze e contraddizioni che ne fanno <un Piano falso e non trasparente> tanto da essere a rischio di bocciatura dai competenti organi di controllo superiori ai quali sarà opportunamente segnalato, ha detto Ritucci.
Sotto accusa anche i revisori dei conti che a fronte di <un parere favorevole> conclusivo, evidenziano tutta una serie di criticità delle quali il collegio dei revisori “prende atto” e non, ha spiegato Magno, “dà atto” come a dire <la responsabilità di quanto scritto nel Piano è vostra (degli amministratori, ndr)>.
Bocche cucite e sguardo basso da parte del gruppo di maggioranza. Solo il sindaco ha preso la parola, quando l’opposizione ha abbandonato l’aula, per giustificare il ricorso alla società esterna per la redazione del Piano <con il personale impegnato dalla Commissione di accesso agli atti> e dire che le prossime amministrazioni lo potranno modificare.
Michele Apollonio

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