UN BANDO PER IL MUSEO ARCHEOLOGICO

opere di completamento della ristrutturazione del museo - “misteriosa” vicenda dei restauri - chiusa quella struttura museale - annullato il 10 maggio

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opere di completamento della ristrutturazione del museo – “misteriosa” vicenda dei restauri – chiusa quella struttura museale – annullato il 10 maggio – per tutto il 2019 – complesso abbaziale – Siponto antica è visibile – miniera archeologica>>

C’è un bando per la realizzazione delle opere di completamento della ristrutturazione del museo nazionale archeologico di Manfredonia allocato, come noto, nel castello svevo-angioino. Lo ha emanato il segretariato regionale per la Puglia del Ministero dei beni e delle attività culturali. Si tratta del secondo lotto di lavori finalizzati alla valorizzazione funzionale e di adeguamento impiantistico del museo archeologico nazionale che il Ministero chiama <della Daunia>. Complessivamente poco meno di un milione e mezzo di euro per l’esecuzione di lavori di restauro architettonico, opere impiantistiche, lavori di allestimento e arredi, servizi e forniture (editoria, multimediale, pannellistica, eccetera).
E’ indubbiamente un punto fermo nella per certi versi “misteriosa” vicenda dei restauri cui è stato sottoposto la sede del museo iniziati orsono quattro anni, tanti quanti è rimasta chiusa quella struttura museale che custodisce, tra le altre collezioni di reperti archeologici, le famose stele daunie. Un periodo che dovrà essere necessariamente prolungato almeno di un altro anno, il tempo stabilito dal bando per l’esecuzione delle opere. Sempre che il bando vada a buon fine.
E si perché, si è scoperto, che il bando emanato il 15 ottobre scorso con scadenza delle offerte di partecipazione il 29 novembre prossimo, è il secondo di un precedente bando emanato sempre dallo stesso segretariato regionale per la Puglia del Mibac, il 30 marzo 2018 ma annullato il 10 maggio successivo pare per dei problemi amministrativi che sarebbero stati corretti nella seconda versione del bando.
Se non dovessero intervenire altri intoppi, a fine mese di novembre sapremo se il bando sarà stato aggiudicato. Poi si dovranno tenere incrociate le dita perché l’esecuzione dei lavori procedano speditamente e si concludano nei tempi stabiliti. Fino ad allora e dunque per tutto il 2019, del museo nazionale archeologico di Manfredonia o della daunia che dir si voglia non se ne parlerà.
Nulla è dato sapere circa l’agibilità dell’intero complesso abbaziale di San Leonardo del quale aperto al pubblico è solo la chiesa: tutto il resto è off-limits. Le opere strutturali sono state completate, manca l’allestimento dei vari ambienti. La data prevista per l’inaugurazione è pertanto destinata ad essere procrastinata.
Anche l’area archeologica di Siponto è da completare. E’ previsto un secondo lotto di interventi che dovrebbero interessare il restauro di alcuni tratti di reperti emersi e di mura della città medievale. Della Siponto antica è visibile solo una piccola e limitata parte: c’è molto da valorizzare già emerso e tant’altro da portare alla luce. Sono decenni che se ne parla e in qualche occasione promesso, ma non si è fatto mai nulla. A parte dei saggi da parte dell’archeologa Laganara della Università di Bari. L’area di Siponto è una miniera archeologica che andrebbe indagata con attenzione scientifica ben diversa da quella alquanto criticata, dedicata negli ultimi tempi.


Michele Apollonio
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