Arresto Yusif Salia a Foggia, il gip: “Crudele e cinico”. Sua la frase shock: “Meglio lei morta che noi in galera”

“Indole crudele e cinica” nei confronti di Desirée Mariottini. Così il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Foggia, Armando dello Iacov

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“Indole crudele e cinica” nei confronti di Desirée Mariottini. Così il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Foggia, Armando dello Iacovo, ha descritto Yusif Salia, il 32enne ghanese arrestato nella baraccopoli di Borgo Mezzanone dove si era rifugiato nei giorni successivi all’omicidio della 16enne nel quartiere San Lorenzo a Roma. Dopo il decesso della ragazzina, Yusif (detto Youssef) non ha chiamato i soccorsi, anzi, quando si è accorto che la minorenne era agonizzante, ha fatto desistere anche chi, tra le persone presenti il 18 ottobre in quel capannone maledetto, aveva proposto di telefonare al 118. La frase che alcuni testimoni gli hanno sentito pronunciare: “Meglio che muore lei, che noi in galera” – secondo il gip – denota, appunto, la sua “indole crudele e cinica” e, di conseguenza, “il rischio di recidiva”. Per questo, infatti, Salia deve rimanere in isolamento nel carcere di Foggia, nonostante – come riportato ieri – problemi di salute abbiano fatto slittare l’interrogatorio.

Il giudice, nel frattempo, ha convalidato sia il decreto di fermo spiccato dalla Procura di Roma con l’accusa di omicidio, stupro di gruppo e cessione di sostanze stupefacenti, in concorso con gli altri tre africani rintracciati dalla polizia nella Capitale, sia l’arresto in flagranza per il possesso di 11 chili di marijuana, 200 grammi di hashish, due buste di resina, 4 dosi di metadone e una pistola giocattolo trovati nella baracca di Borgo Mezzanone. Per evitare che i suoi connazionali, vedendo arrivare le volanti, lo avvisassero, inducendolo alla fuga, gli agenti della squadra mobile di Foggia venerdì scorso sono stati costretti a nascondersi dentro un’ambulanza, che, come un “cavallo di Troia”, ha trasportato i poliziotti davanti all’entrata della baracca. Dopo aver inizialmente opposto resistenza, Youssef alla fine è stato costretto ad arrendersi.
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