Puglia, mistero appalti centralizzati: ferma la gara sulla ristorazione

La maxigara centralizzata per le mense ospedaliere che sarebbe dovuta partire a giugno è ancora in alto mare, mentre nulla è stato ufficialmente deci

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Bollettino epidemiologico Covid 19 Regione Puglia 17.10.2020
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La maxigara centralizzata per le mense ospedaliere che sarebbe dovuta partire a giugno è ancora in alto mare, mentre nulla è stato ufficialmente deciso per quella del lavanolo (lenzuola e materassi) congelata dal Tar per un problema sui requisiti di partecipazione. Le Asl saranno dunque presto costrette a ricorrere a nuove proroghe, nonostante l’obiettivo della Regione di accorpare (risparmiando) le forniture sanitarie.

La riunione tra i direttori generali e Innovapuglia (stazione appaltante per la centralizzazione) non ha sbloccato il bando delle mense, che dopo la definizione del disciplinare (trasmesso dalla Asl Bari a fine giugno) resta in attesa dell’ok da parte del cda della società di informatica regionale. Parliamo di una procedura da 300 milioni di euro che prevede, tra l’altro, l’accorpamento degli attuali centri cottura (solo 12 su 39 rispettano gli standard di legge) e che dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo) prevedere un unico lotto regionale.

Ad agosto poi il Tar di Bari ha annullato, su ricorso di un operatore della Campania, una clausola del bando da 170 milioni di euro (cinque anni più due) per il lavanolo, provocando lo stop della procedura: i giudici amministrativi non hanno sollevato obiezioni al lotto unico, ma hanno ritenuto irragionevole un vincolo relativo al servizio di trasporto della biancheria.

In questa storia il tempo non è una variabile indipendente, perché è (anche) dai risparmi sulle forniture che il Piano operativo predisposto dalla Regione prevede di ricavare le risorse necessarie a finanziare le nuove assunzioni: le verifiche andranno fatte sui bilanci 2018, ma a questo punto gli eventuali benefici slittano – se va bene – al prossimo anno. Oltretutto, nel frattempo, le proroghe in atto stanno per scadere, quindi per non interrompere il servizio le Asl saranno costrette a farne altre.

Eppure alcune procedure recenti dimostrano che la strategia funziona.e Proprio pochi giorni fa è stata completata (seppure in ritardo) l’aggiudicazione dei due lotti dei maxiappalti centralizzati per i farmaci. Quello principale da 1,7 miliardi era stato concluso a marzo, mentre lunedì è stata comunicata l’aggiudicazione del secondo lotto da 418 milioni per le necessità di tutti gli ospedali pugliesi. La procedura centralizzata (che ha individuato un fornitore unico per circa 800 categorie di farmaci) dovrebbe garantire risparmi che in alcuni casi arrivano fino al 50% del costo di listino.

fonte Gazzetta del  mezzogiorno

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