Indennità giornaliera. Proteste pescatori di Manfredonia

Si moltiplica il malcontento tra gli addetti al settore Pesca. Questo ha registrato la lega della Fai Cisl di Manfredonia, coordinata da Alberto Gatta

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Si moltiplica il malcontento tra gli addetti al settore Pesca. Questo ha registrato la lega della Fai Cisl di Manfredonia, coordinata da Alberto Gatta con il coordinamento provinciale della Fai Cisl di Foggia, diretta da Michele Manzi, tra  gli addetti al settore del Golfo.

La tesi indicata è stata sostenuta dal segretario nazionale della Fai Cisl Silvano Giangiacomi.

Ad oggi, purtroppo, nonostante tutte le pressioni esercitate e le richieste e gli incontri avvenuti con i vari Ministeri competenti, Agricoltura e del Lavoro, non si conoscono ancora né tempi né modi sulla liquidazione, da parte dell’INPS, della Indennità giornaliera omnicomprensiva di € 30,00 al giorno, per il 2017 in liquidazione nel 2018, indennità che  se divisa in ore di lavoro, l’addetto alla pesca riscuoterà intorno ai 4 € , cifra uguale a coloro i quali sono retribuiti a sottosalario, i quali non riusciranno a soddisfare le primarie necessità familiari.  Si sperava che questa liquidazione coincidesse  con  o durante la sospensione dell’attività poste dalle misure  d’arresto temporaneo obbligatorio della pesca, relativo all’anno 2018, invece, nonostante il fermo pesca, gli addetti, sono stati esclusi, non solo,  dall’attività produttiva e da ogni forma  di guadagno, ma anche  dal minimo di indennizzo dell’indennità,  disposta dal Governo,

Oltre alle richieste su esposte,  i lavoratori  esigono anche altre tematiche  inerenti la Pesca, non si verificano ancora ulteriori  interventi sostanziali sulla riduzione dei costi del gasolio,  sui decreti  attuativi del  lavoro usurante e gravoso, o le circolari di chiarimento sulle modalità di applicazione ,  sul riconoscimento delle malattie professionali,  sulla sicurezza, sugli ammortizzatori sociali in uno alla revisione dell’importo della indennità giornaliera dei 30 €, non sufficienti per sopperire alle difficoltà economiche che i pescatori sopportano e alla parificazione dei diritti  previdenziali ed assistenziali con altri lavoratori di altri settori produttivi vigenti in Italia.
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