Droga a fiumi tra Albania e Gargano

Droga a fiumi tra Albania e Gargano. Nella tarda serata di sabato, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vico del Garga

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Droga a fiumi tra Albania e Gargano. Nella tarda serata di sabato, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vico del Gargano hanno arrestato in flagranza di reato i cittadini albanesi Marsel Brakollari, classe ’93 e Xhuljano Haxhiraj, classe ’96,entrambi censurati, sorpresi mentre trasportavano a bordo di un furgone otto quintali circa di marijuana. I carabinieri, nel corso di un servizio di controllo del territorio nella località “Capojale” del comune di Cagnano Varano, avevano notato alcuni movimenti sospetti nei pressi del litorale e, avvicinatisi per procedere ad un controllo, hanno intimato l’alt al conducente di un furgone Fiat Ducato, il quale, anziché arrestare la marcia, ha accelerato l’andatura, provocando così un prolungato inseguimento, nel corso del quale, per sottrarsi al controllo, ha più volte tentato di speronare i veicoli militari, che nel frattempo la Centrale Operativa aveva inviato in rinforzo alla prima pattuglia.

La fuga dei malviventi in auto è terminata lungo la S.S. 693, all’altezza dei laghi di Lesina e Varano, nei pressi di Poggio Imperiale, quando il furgone, dopo aver urtato il guardrail, è stato costretto a fermarsi. Nel buio sono stati allora visti fuggire dal mezzo quattro soggetti,  immediatamente rincorsi a piedi dai carabinieri, che sono alla fine riusciti ad agguantarne due, mentre altrettanti si sono dileguati col favore delle tenebre. Tornati al furgone, è stato chiarito il motivo della fuga: nel cassone erano stati stipati circa otto  quintali di marijuana, confezionati in balle.

Lo stupefacente, dal valore stimato in circa 6.000.000 di euro, ed il furgone utilizzato per il trasporto sono stati sottoposti a sequestro, mentre i due cittadini stranieri sono stati arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Foggia. Le analisi di laboratorio consentiranno poi di stabilire il quantitativo di principio attivo ed il numero di dosi ricavabili. Sono tuttora in corso le indagini per identificare e arrestare anche i due fuggitivi e, soprattutto, provenienza e destinazione del carico.

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