È caos nel carcere di Foggia

Momenti di tensione nel penitenziario di Foggia. Un recluso di origini baresi questa mattina ha appiccato il fuoco alla propria cella provocando usti

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Momenti di tensione nel penitenziario di Foggia. Un recluso di origini baresi questa mattina ha appiccato il fuoco alla propria cella provocando ustioni ad un altro detenuto costretto a ricorrere alle cure dei sanitari. L’episodio si è verificato nella quarta sezione del carcere foggiano al cui interno sono ospitati 60 detenuti. Il fumo sprigionatosi dai materassi ha costretto i poliziotti penitenziari ad evacuare l’intera sezione del carcere provocando la dura protesta degli altri detenuti che hanno tentato di aggredire il piromane, trasferito nel carcere di Foggia da pochi giorni, con problemi psichiatrici.

Il Coordinamento sindacale penitenziario torna a denunciare la grave situazione di sovraffollamento delle carceri pugliesi e le criticità causate da un organico ridotto. Il Co.s.p. sottilinea, inoltre, la difficile convivenza della popolazione carceraria con detenuti affetti da patologie psichiatriche, mal assistiti e che per mancanza di spazi vengono allocati in sezioni detentive comuni. Nei penitenziari pugliesi aumentano le aggressioni nei confronti degli agenti penitenziari a causa di una discutibile gestione che molto spesso lascia queste persone al proprio destino. Il Co.s.p., infine, nel ribadire l’urgente necessità di potenziare l’organico di polizia penitenziaria all’interno del carcere del capoluogo dauno, sollecita interventi immediati a fronte di una situazione che rischia di diventare esplosiva, mettendo a repentaglio la sicurezza degli operatori.

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