Rimpasto in Regione, Emiliano offre l’Ambiente a Puglia Popolare. Crescono le voci su “Gatta presidente”

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Mentre il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano ha annunciato di voler riproporsi come candidato alla presidenza regionale, proponendo subito Primarie a novembre che sgomberino il campo dalle diatribe interne al Pd e alla coalizione, prosegue senza sosta il progetto di rimpasto in Giunta. Il presidente ha risolto la questione di alcune nomine, ma resta il nodo di alcuni assessorati e di alcune alleanze.

“Credo che il dibattito cui stiamo assistendo in questi giorni, che vede protagonisti il Governatore Michele Emiliano, il PD e Sel, interessi più di tanto l’opinione pubblica alle prese con i gravi problemi che vorrebbe vedere risolti.  Le contrapposizioni, i tatticismi, le manovre di posizionamento provocano danni irreparabili per la credibilità della politica e allontanano sempre più i cittadini dalle Istituzioni. Che il Presidente Emiliano abbia richiesto al suo Partito l’indizione delle primarie per il mese di novembre, in risposta ad una incauta quanto intempestiva provocazione di una componente interna al PD, a me è sembrata più che legittima”, ha detto il consigliere regionale Mario Romano dell’Udc che si dichiara ampiamente pro Emiliano.

SOCCORSO AZZURRO

Con il ribelle di sinistra Mino Borracino, che sembra aver ormai rifiutato per sempre l’assessorato all’Ambiente, si rincorrono i rumors nei palazzi della Regione. È prevista per martedì 11 settembre la riunione degli organismi di Puglia Popolare, che insieme al loro leader ed ex senatore Massimo Cassano,potrebbero decidere di dare sostegno alla maggioranza Emiliano. Il Gladiatore ha lanciato un’offerta. E non è per niente escluso un ingresso del consigliere regionale Gianni Stea nell’esecutivo del Lungomare Nazario Sauro proprio alla delega ambientale. Lo spostamento delle truppe dell’ex alfaniano e campione di consensi azzurro barese potrebbe derivare dal forte protagonismo della Lega ai vari tavoli del centrodestra. La forza politica del segretario Andrea Caroppo, che sarà candidato alle Europee, ma che potrebbe essere un nome assai spendibile anche per la candidatura da presidente della Puglia nel 2020, è in grande crescita, nonostante la notizia odierna dei 49 milioni da sequestrare alla Lega e il possibile cambio di brand, ed impone a tutti i livelli le sue visioni. Meglio dunque per Cassano e i suoi aderire al progetto di Emiliano, che almeno a Bari detiene ancora un grande consenso potenziale, ipotecando così anche la ricandidatura del sindaco Antonio Decaro. Emiliano con Stea annetterebbe un altro pezzo di centrodestra barese, dopo le simpatie dimostrate anche dal canosino Francesco Ventola e la nomina di qualche mese fa di Di Cagno Abbrescia all’Aqp.

FATTORE G FOR PRESIDENT

Intanto dalla Capitanata monta la delusione per il Governo Emiliano tanto che molti commentatori social cominciano a delineare la possibilità che sia un politico della provincia di Foggia ad essere candidato per la presidenza. La cosa non è poi tanto peregrina, ove si consideri che il vicepresidente del Consiglio regionale Giandiego Gatta ha acquisito molto peso in Forza Italia. Il fatto che non sia passato alla Lega insieme alla sua valanga di voti (40mila) alle Politiche nel collegio uninominale camerale Manfredonia-Cerignola, benché non gli abbiano consentito di essere eletto, lo ha collocato tra i maggiori big del partito regionale, con grosse entrature di vertice. Più giovane del collega Nino Marmoe assai amato, Gatta potrebbe avere un valore aggiunto, dal momento che non è un tecnico poco carismatico come Rocco Palese.

È lei la persona più adatta per unire il centrodestra per la corsa alla presidenza della Regione? A tale domanda secca, l’avvocato manfredoniano è stato schivo.“Sono voci messe in giro, solo voci”, ratifica  il consigliere. Però le voci si fanno insistenti e c’è chi scommette che ci saranno buone nuove dopo la convention nazionale del partito a Fiuggi il prossimo 21, 22 e 23 settembre per la settima edizione della manifestazione “L’Italia e l’Europa che vogliamo” con Antonio Tajani.

Intanto da domani fino a domenica parte la tre giorni giovanile Everest a Giovinazzo, dove arriveranno tra gli altri il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani appunto, la Vicepresidente della Camera dei Deputati, Mara Carfagna, i parlamentari Anna Maria Bernini, Enrico Brunetta, Lucio Malan, Osvaldo Napoli, Maria Stella GelminiAdriano Galliani, Giorgio Mulè, oltre ad alcuni esponenti del territorio come il senatore Gino Vitali, coordinatore regionale, e Sergio Silvestris, già eurodeputato. Ospite internazionale sarà Javier Hurtado Mira, in rappresentanza del Partito Popolare di Tarragona.

Dalla Capitanata molti potrebbero snobbare l’evento di Everest, non mancano i sorrisini sarcastici tra i maggiorenti foggiani quando si nomina Tajani, tuttavia il percorso di Gatta, strenuo oppositore della linea di Vitali, è tutto in costruzione e se davvero dovesse farcela a diventare il primo candidato presidente originario della Capitanata, Emiliano, pur avendo in sacco il centrodestra barese, perderebbe la provincia più incerta e fluttuante, dove da sempre si vincono o si perdono le elezioni regionali.
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