Scandalo prete a Candela: parla il Vescovo Renna „Prete coinvolto in foto e chat bollenti, il Vescovo avvia il procedimento canonico.

Scandalo prete a Candela: parla il Vescovo Renna „ E’ stata ratificata il 16 agosto scorso la nomina di don Michele Centola ad amministratore parrocch

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Scandalo prete a Candela: parla il Vescovo Renna

E’ stata ratificata il 16 agosto scorso la nomina di don Michele Centola ad amministratore parrocchiale della chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria di Candela. “Allo stesso tempo – si legge sul sito della Curia – S.E. mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, dichiara che nei confronti di don Michele de Nittis è in atto il procedimento canonico secondo quanto prescritto dal Codice di Diritto Canonico”. E’ questa la nota stringata che compare sul portale diocesano. Volutamente generica, afferma a Foggiatoday mons. Renna, per tutelare “la buona fama e la vita privata delle persone, come recita il canone 220”.  Ossia, per tutelare don Michele de Nittis, il giovane parroco allontanato da Candela dopo lo scandalo notiziato da Foggiatoday sulle foto e le chat telefoniche bollenti a sfondo orgiastico omosessuale che lo vedrebbero coinvolto, e le rivelazioni di Francesco Mangiacapra, l’escort campano più famosa di Italia, che sul presule dei Monti Dauni ha consegnato alla Curia di Napoli (e, pertanto, allo stesso Renna, al quale il materiale dovrebbe essere già pervenuto) ulteriori elementi in suo possesso “da cui si evincerebbe come questa presunta condotta omosessuale del parroco in questione non sarebbe occasionale, bensì frutto di uno stile di vita incompatibile con la tonaca”.

Uno scandalo che ha portato nel giro di brevissimo tempo all’allontanamento di de Nittis da Candela. Monsignor Renna si è mosso con celerità, anche se sul provvedimento assunto preferisce mantenere il riserbo (pur ammettendone, implicitamente, la gravità): “Don Michele è stato rimosso – dichiara-, adesso c’è un percorso canonico sul quale vi è riserbo, come è giusto che sia, perché bisogna tutelare la buona fama e la vita privata delle persone”. Su che genere di provvedimento, se trattasi di indagine previa, sulle conclusioni a cui porterà, il Vescovo si limita ad osservare: “Si capirà con il tempo ciò che sto facendo e con quale pena, non bisogna entrare in questi ambiti perché si ha diritto alla buona fama, l’importante è sapere che si sta procedendo secondo il diritto canonico che prevede determinate cose. Chi conosce il diritto canonico sa quello che un prete deve fare. E un Vescovo ha dei superiori ai quali relaziona”.

Candela, intanto, è stata riposta nelle mani di don Michele Centola, già “bonificatore” in passato di situazioni complicate, che ha preso possesso della parrocchia, ne ha fatto la residenza e a breve trasferirà la canonica, che attualmente è a Borgo Libertà (Cerignola).

Sull’insegnante di religione nelle scuole del paese (don Michele de Nittis aveva anche questo incarico), mons. Renna fa sapere che “se don Michele non c’è, evidentemente non dovrà andare don Michele. Bisogna aspettare i tempi, le nomine per gli insegnanti di religione verranno consegnate il 29 agosto”.

 


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