Mafia sul porto di Mattinata, dura e immediata risposta del prefetto di Foggia

Fine all’egemonia della famiglia Silvestri sul porto di Mattinata. Una svolta storica per il piccolo centro garganico commissariato nel marzo scorso

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Fine all’egemonia della famiglia Silvestri sul porto di Mattinata. Una svolta storica per il piccolo centro garganico commissariato nel marzo scorso dopo lo scioglimento del Comune per mafia. Nonostante questo, il gruppo di pregiudicati aveva continuato a controllare l’area, ma il 31 luglio, il prefetto di Foggia Massimo Mariani ha emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Felice Silvestri al quale, nel maggio scorso, era stata nuovamente affidata la gestione del parcheggio nel porto mattinatese, in località Agnuli.

Silvestri come sempre unici partecipanti alla gara per la concessione. Ma quest’anno si è trattato di un affidamento provvisorio (dovuto forse a qualche amnesia dei tecnici comunali) in attesa di ulteriori accertamenti, alla luce dei quali è giunta l’interdittiva. Tutto revocato, dunque, con contratto già decaduto. La concessione sarebbe durata fino al 15 settembre 2018 con un canone di 11.500 euro.

Dal controllo in Banca Dati Antimafia sarebbero emerse informazioni pregiudizievoli sui Silvestri, già citati abbondantemente nella relazione del prefetto Mariani e indicati come uno dei clan di spicco della zona assieme al gruppo dei Romito. 

Nel documento prefettizio si parlava anche di quel parcheggio dove era possibile parcheggiare 85 veicoli ma veniva consentita la sosta a circa 200 grazie all’utilizzo del terreno di gioco dello stadio quale area supplementare. Anche la sosta giornaliera, fissata in 7 euro nella delibera, veniva invece portata a 10 euro. Per l’anno 2016 non risultava agli atti l’aggiudicazione definitiva, né la sottoscrizione del contratto, nonostante il disciplinare 2016 prevedesse, in caso di mancata stipula, nel termine stabilito, la non aggiudicazione dell’appalto e l’attivazione della procedura per l’incameramento del deposito cauzionale provvisorio. Dalla visura camerale emerse che nel 2016 l’impresa individuale risultava cancellata il 9 ottobre 2015, quindi inattiva. Nel 2017, invece, l’amministrazione non indisse il bando per la concessione del servizio, “tuttavia – è scritto nella relazione – Luigi Silvestri ha continuato nella gestione, non autorizzata, dell’area di parcheggio insieme a Michele Brunetti”.

Già prima dello scioglimento del Comune per mafia, uno dei temi più caldi, oggetto delle informative alla Prefettura e poi riportato nella relazione a firma di Mariani, riguardava proprio gli interessi sul porto di Mattinata, occupato unitamente da una sola famiglia, i Silvestri, vicini, a loro volta, ad Antonio Quitadamo, storico boss locale detto “Baffino”. Una sorella dei Silvestri è suocera di Quitadamo. Il porto ha sempre avuto un’importanza strategica per i traffici illeciti in quanto più volte utilizzato per il trasporto della droga via mare.

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