Manfredonia, sciopero pescatori: “Modifare date fermo biologico”

“La protesta del settore pesca di Manfredonia continuerà fino a quando non saranno accolte le richieste di modifica delle date previste per il fermo

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“La protesta del settore pesca di Manfredonia continuerà fino a quando non saranno accolte le richieste di modifica delle date previste per il fermo biologico in quanto ad oggi il periodo di fermo-pesca previsto dal provvedimento di legge va dal 27 agosto al 7 ottobre 2018. Si tratta di un intervallo di tempo che va a danneggiare non solo l’attività ittica ma anche la normale fase di riproduzione della fauna marina tipica del territorio”, così Michele Manzi, coordinatore provinciale della Fai Cisl pesca.

La categoria pescatori resta dell’idea, manifestata anche stamani 23 luglio, che il periodo migliore per esercitare il fermo biologico sia quello inizialmente stabilito che va dal 30 luglio al 9 settembre 2018.

Manfredonia, Bisceglie e Bari sono le aree interessate dal differimento temporale del ‘fermo’ previsto da decreto legge.

“La politica, nel momento in cui interviene negli ambiti di categorie specifiche e di settori importanti per il territorio, ha il dovere di sentire i diretti destinatari del provvedimento così da comprendere quale siano le modalità e le decisioni migliori da sostenere. Le 1400 strutture del settore ittico di Manfredonia verranno danneggiate da ciò che è stato deciso per ciò che attiene al periodo del fermo biologico…un danno economico, produttivo e lavorativo”, continua Manzi.

“Qualora le nostre richieste non potessero essere accolte, il compromesso da noi eventualmente accettato sarà di osservare un lasso di tempo sospensivo dell’attività ittica che va dall’11 agosto al 7 ottobre così come è stato stabilito da San Benedetto del Tronto e Termoli. Domani (24 luglio) è previsto l’incontro di una delegazione pescatori di Manfredonia con Silvano Giangiacomo, segretario nazionale della Federazione, che sta svolgendo già un ruolo di intermediario presso la Direzione generale del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste affinché si possa arrivare ad un punto d’accordo”, conclude Michele Manzi.

Ulteriore sollecitazione oggetto dell’odierna autonoma sollecitazione degli addetti alla pesca è di definire la liquidazione dell’indennità giornaliera omnicomprensiva del 2017 dei 30 euro oltreché di stabilire l’aumento dell’importo giornaliero più adeguato alle esigenze di chi svolge questo lavoro e contribuisce in maniera fondamentale all’economia sipontina.

Libera Maria Ciociola
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