MANFREDONIA NUOVA: “IL PROBLEMA NON SI RISOLVE RIFIUTANDOSI DI PAGARE LA TARI, MA LIMITANDO I COSTI VERGOGNOSAMENTE ALTI”

A parte il sistema collusivo che, probabilmente, ha portato l’Amministrazione a compiere opere inutili o esageratamente costose, c’è una evidente inca

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A parte il sistema collusivo che, probabilmente, ha portato l’Amministrazione a compiere opere inutili o esageratamente costose, c’è una evidente incapacità a governare, sul piano ideativo, programmatorio ed esecutivo. Perciò, l’aumento delle imposte sono la conseguenza di tale incapacità, che ci fa capire come l’ulteriore permanenza degli attuali amministratori sul Comune può solo far danno alla città, sia sul piano dei costi che dell’efficienza dei servizi.

Veniamo adesso alla TARI. Mentre quasi tutti i Comuni che attuano la raccolta differenziata hanno tratto un vantaggio economico dalla riduzione dei rifiuti da conferire in discarica e dall’aumento dei materiali riciclabili, che sono remunerativi, Manfredonia registra un aumento dell’imposta che è di almeno il 15%.
Vediamo qual è la causa di questo ingiustificato aumento:

La prima causa è l’acquisto spropositato dei 153.000 mastelli, che creano grossi problemi di igiene, estetici e logistici, specie alle piccole abitazioni, e sono costati almeno un milione di euro, mentre quasi tutti i Comuni d’Italia usano, ormai, sistemi misti molto più snelli, meno invasivi e meno costosi, quali isole ecologiche, campane condominiali ed apposite buste. Così avviene in Comuni importanti come Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Barletta, Trani, e perfino Zurigo, la città più pulita d’Europa. Perché da noi c’è stata questa scelta? Per incompetenza, per improntitudine, perché ci piace fare tutto in grande?

Il riciclo. Tutti ci guadagnano e noi no! Domanda: viene portato a riciclo tutto quello che viene raccolto? Ci sono distrazioni? Esiste un registro di carico e scarico del materiale in arrivo? Esistono le telecamere, in ogni punto del Centro di raccolta e smistaggio del materiale ritirato, per il controllo che quanto entra vada esclusivamente ad aumentare gli introiti per il Comune o anche questa delicata operazione va fatta alla carlona, come tutto il resto?

I mezzi: Quanto è costata alle nostre famiglie la erronea previsione che presto l’ASE si sarebbe trasformata in ARO? In previsione di tale passaggio l’Azienda non ha acquistato i nuovi mezzi di raccolta ma li ha presi a nolo, con un costo annuo di due milioni di euro? Si è preferito viaggiare “a vista” ed i costi altissimi di nolo adesso sono stati messi a carico di ogni singolo cittadino.

Il personale: c’è il giusto rapporto numerico tra “comandanti” e comandati o le scelte “politiche” hanno prodotto troppi caballeros? Non è, per caso, un esercizio spartitorio, magari unito alla disordinata tenuta dei conti dell’Azienda, ad aver determinato i continui cambi ai vertici dell’ASE? Per potenziare il servizio di spazzamento delle strade, l’ex Amministratore Unico, avv. Franco La Torre, aveva previsto l’esternalizzazione del servizio, perché meno onerosa per l’ASE, mentre il Sindaco Riccardi sembra deciso a gestire, costi quel che costi, direttamente il nuovo personale. Quale può essere il recondito motivo di tale scelta? Può essere questa la causa dell’abbandono dell’incarico da parte dell’Avv. La Torre, a poco mesi dalla sua nomina?

La Gestione Tributi. Lo scontro tra PD e Sindaco Riccardi ha portato in auge le mire contrapposte per estendere le mani sulla Gestione Tributi. Il contratto con la Gestione Tributi è scaduto dal mese di ottobre dal 2016, le beghe politiche hanno portato a due proroghe e non ce ne possono essere altre, per legge. Intanto il Comune non ha fatto quanto era tenuto a fare da tempo per abbassare l’aggio, ossia il costo per la riscossione, mentre è evidente a tutti che il Comune non è in grado di internalizzare il servizio, per insufficienza di personale ed incapacità a riscuotere, come chiaramente denunciato dalla Corte dei Conti.
Da tutto questo sopra elencato, consegue il pesante aumento della TARI, con maggiori costi per i contribuenti. Come si vede, cari cittadini, il problema non si risolve rifiutandosi di pagare la TARI, ma limitando i costi vergognosamente alti, che conseguono al fatto che la città è mal governata, con un’Amministrazione incapace e maneggiona. Solo se ci liberiamo di questi soggetti – ormai sconfessati da tutti gli Enti di Controllo e dalla cittadinanza – Manfredonia potrà tornare a crescere. Occorrono amministratori che abbiano nuovo slancio ed onestà. Del resto non ci vuole molto a governare meglio dei politici attuali. Basta fare il contrario di quello che hanno fatto loro. Ed inoltre, puntando sulle risorse dei cittadini onesti, si può fare di più, molto di più!
Lo scettro è nelle mani del popolo. L’opposizione continuerà a fare la sua parte, ma non basta, serve una lotta democratica, civile, liberatoria. Non per gratificare l’opposizione, ma esclusivamente per dimostrare che davvero vogliamo bene alla nostra città”.

 

Associazione Culturale e Politica

Manfredonia Nuova
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