Diretto a Borgo Mezzanone, aggredisce carabinieri nel treno. Arrestato un giovane

È di tre persone arrestate il bilancio degli ultimi controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, in tre distinte operazioni

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È di tre persone arrestate il bilancio degli ultimi controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, in tre distinte operazioni di servizio, hanno tratto in arresto altrettante persone. Il primo a finire in manette, a Trinitapoli, è stato un cittadino nigeriano Hlevin Jackson, classe ’93, già noto alle Forze dell’Ordine. L’uomo, richiedente asilo politico, salito sul treno a Barletta e diretto a Borgo Mezzanone, dove era ospite del C.A.R.A., aveva reagito violentemente alla richiesta di un controllore di esibire il titolo di viaggio. Un carabiniere libero dal servizio, allora, accorso in supporto al dipendente delle ferrovie, aveva subito richiesto l’intervento dei colleghi alla prima fermata utile, che era, per l’appunto, quella alla stazione ferroviaria di Trinitapoli.

Giunti dopo qualche minuto, sono quindi intervenuti alcuni carabinieri della locale Stazione alla cui vista, però, il cittadino straniero ha reagito ancora peggio, infervorandosi ulteriormente ed usando violenza nei confronti di tutti quelli che tentavano di bloccarlo. L’epilogo si è avuto con l’arresto dell’esagitato e con due carabinieri in ospedale, uno dei quali con una frattura ad un dito di una mano. L’uomo, pertanto, su disposizione del pm di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia. Risponderà dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

A Cerignola e San Ferdinando di Puglia, invece, i carabinieri delle locali Stazioni hanno eseguito due ordini di carcerazione, rispettivamente nei confronti di Michele Virgilio, classe ’76 e Salvatore Laviola, classe ’69, entrambi pregiudicati locali. Ambedue condannati con sentenza definitiva, il primo per alcuni reati contro il patrimonio, ed il secondo per ricettazione, sconteranno le pene residue, rispettivamente, di 2 anni e 5 mesi e di 2 anni di reclusione. Il primo, così come disposto dal Giudice, è stato associato presso la Casa Circondariale di Foggia, mentre il secondo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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