Un arresto a Monte Santa'Angelo

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Controlli a tappeto sul Gargano. I carabinieri della Compagnia di Manfredonia, con il supporto di numerosi altri componenti del Comando Provinciale di Foggia, dei Cacciatori di “Calabria” e “Sardegna”, di personale dell’11° Battaglione Carabinieri “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato corso ad un’estesa operazione di polizia sul territorio del comune di Monte Sant’Angelo.

Nel corso dell’operazione è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, il pregiudicato 24enne Raffaele Palena (affiliato ai Libergolis e figlio di Pietro Palena, ucciso nel 2013 durante la faida con i Primosa-Basta-Alfieri), con le accuse di detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e detenzione illegale di arma clandestina e munizioni.

In particolare, nel corso della perquisizione nell’abitazione dell’arrestato, nel lavabo del bagno è stato immediatamente rinvenuto un involucro di cellophane contenente un grammo circa di cocaina. Le attività, estese all’interno condominio, hanno poi consentito di trovare, nascoste sotto alcune tegole del tetto e all’interno di una grondaia, 21 cartucce da caccia calibro 12 e 20 cartucce per pistola calibro 40. All’interno del garage, nella materiale disponibilità del giovane, invece, all’interno di uno dei cassetti di un comò lì riposto, è stato scovato un fucile sovrapposto calibro 9, con matricola punzonata, oltre a una busta contenente un chilo circa di mariijuana e un bustone con altre nove buste già termosaldate, contenenti ciascuna circa 100 grammi della stessa sostanza.

Vista la flagranza del reato e l’inequivocabile chiarezza delle sue responsabilità, Palena, già gravato da precedenti specifici in materia di armi e droga, è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità, condotto in carcere a Foggia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Le attività di perquisizione e rastrellamento, estese anche ad altri edifici e masserie del territorio di Monte Sant’Angelo, sono proseguite, consentendo di rinvenire, inoltre, ben occultate in aree demaniali difficilmente raggiungibili, ma poste nei pressi di talune abitazioni di interesse: 88 cartucce calibro 7.65; 6 cartucce calibro 9; 6 cartucce da caccia calibro 12; 2 guance di plastica per impugnatura di pistola; una busta contenente esplosivo da cava per un peso di 6 chili, con 4 detonatori e una miccia a lenta combustione di quasi 5 metri.

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