Mons. Castoro: "Pregate anche per me, ne ho davvero bisogno"

Dobbiamo vigilare perché il nostro orizzonte è la Resurrezione, il nostro stile la gioia pasquale”. È quanto afferma l’arcivescovo di Manfredonia-Vie

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Dobbiamo vigilare perché il nostro orizzonte è la Resurrezione, il nostro stile la gioia pasquale”. È quanto afferma l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Michele Castoro, nel messaggio pasquale alla comunità diocesana. Citando quanto scritto da Papa Francesco in occasione della 32ª Giornata mondiale della gioventù, l’arcivescovo rileva che “tocca a noi scegliere e stare attenti ‘agli inganni di una vita da reality show, senza scopo e senza fine’”. “Non basta deplorare i cattivi modelli o dire parole gentili di circostanza. Dobbiamo vigilare”, ammonisce mons. Castoro, per il quale “è in gioco la nostra vita: si tratta di perderla o di salvarla, di renderla degna dell’uomo o di buttarla via come un rifiuto”. “Purtroppo – prosegue l’arcivescovo – in questi ultimi tempi la nostra cara terra garganica, già attanagliata dalla morsa della mancanza di lavoro e di un autentico sviluppo, è stata macchiata da efferati crimini contro la persona, e se ha certamente bisogno di opportunità educative e di vita sociale nuova, ha ancor più bisogno della nostra testimonianza di cristiani vigilanti, ben consapevoli che l’amore non può essere sconfitto dal male”. Con la Pasqua, “fioriscano in noi la speranza e le opere di carità fraterna”, aggiunge Castoro, augurando che “il messaggio del Risorto aiuti ciascuno a ripartire con coraggio e speranza”. Fortunati gli occhi di quei presbiteri- conclude l’arcivescovo – che sanno contemplare la benedetta stirpe del Signore: non certo per adagiarsi o stare a guardare, ma per riprendere fiducia, tornare a sentirsi benedetti, non smettere mai di credere all’opera del Pastore grande delle pecore. E voi, carissimi fedeli, ringraziate il Signore per i nostri sacerdoti e pregate per loro che diventino sempre più modelli per il gregge. E pregate anche per me, che ora ne ho proprio bisogno”. Commovente quest’ultima frase di Castoro alle prese con una malattia. A lui i nostri migliori auguri, non solo di Pasqua ma soprattutto di pronta guarigione. Forza mons. Castoro!

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