Dopo due giorni di ruspe al lavoro, restano ormai quasi solo macerie nel Gran Ghetto di Rignano, la baraccopoli nelle campagne tra Rignano e San Sever
Dopo due giorni di ruspe al lavoro, restano ormai quasi solo macerie nel Gran Ghetto di Rignano, la baraccopoli nelle campagne tra Rignano e San Severo popolatasi nell’arco di 20 anni per il flusso ininterrotto di migranti africani che, sfruttati dai caporali, cercano un lavoro nelle campagne della Capitanata. Due di loro, provenienti dal Mali, vi hanno trovato la morte l’altra notte quando un violento incendio ha avvolto e distrutto le loro e molte altre baracche. Mamadou Konate e Nouhou Doumbia, sono morti perchè fino all’ultimo, come centinaia di altri migranti, si rifiutavano di lasciare il ghetto dove da tre giorni era cominciato lo sgombero ordinato dalla Prefettura di Foggia. (ansa)
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