Riccardi: “Continua lo spaccio di notizie false.

Ritenevo che si fosse raggiunto il fondo delle falsità con le basse insinuazioni di “Manfredonia Nuova”, che mettevano in dubbio la presentazione, da

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Ritenevo che si fosse raggiunto il fondo delle falsità con le basse insinuazioni di “Manfredonia Nuova”, che mettevano in dubbio la presentazione, da parte mia, della denuncia alla Commissione Europea sulla “Presunta violazione della Direttiva 92/43/CEE da parte dello Stato Italiano” in merito all’insediamento Energas.

Mi sbagliavo. Ora si strumentalizza persino un problema serio come la disoccupazione. Ora è la volta di “Manfredonia che funziona”, che afferma di aver appreso “dalla stampa e dai social” che la disoccupazione a Manfredonia è al 52% e quella femminile oltre il 56% (si noti con quale rigore non cita le fonti). Scrive, inoltre, che “fra 30 – 40 anni questa città si estinguerà” e per questa affermazione lascio ogni giudizio ai cittadini.“Manfredonia che funziona” si riferisce a dati parziali e li fa passare per dati completi. Costruiscono, così, un’informazione falsa e allarmistica. Hanno carpito e strumentalizzato i dati del “Centro per l’Impiego” e non si attengono alla nota metodologica divulgata dallo stesso, con cui si spiega che solo l’ISTAT fornisce dati completi sull’universo lavorativo, come il Centro per l’Impiego di Manfredonia ha precisato.

I dati sbandierati da “Manfredonia che funziona” riguardano tutti i Comuni che fanno capo al Centro per l’Impiego di Manfredonia e, perciò, riguardano anche i Comuni di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta. Si riferiscono agli iscritti nelle liste dei lavoratori subordinati e/o parasubordinati (inoccupati in cerca di primo impiego, disoccupati che hanno perso il lavoro e occupati che cercano altro lavoro) e fotografano il loro stato occupazionale nell’ultimo giorno del mese.

Quei dati non riguardano la totalità del mondo del lavoro ma soltanto il 65%, nel quale non sono compresi i dipendenti della Pubblica Amministrazione (Stato, Enti locali, Forze armate, Sicurezza pubblica…), così come non sono censiti i professionisti e i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, ecc.). Affermare che a Manfredonia il 52% delle persone in età di lavoro è disoccupata è, pertanto, FALSO. Prima di diffondere dati, occorre attendere l’aggiornamento dell’ISTAT, ma possiamo senz’altro affermare che la disoccupazione a Manfredonia è lontana dal 52% dei lavoratori iscritti nelle liste del Centro per l’Impiego. Chiunque diffonda dati non veritieri vuole soltanto fare allarmismo, lotta politica, strumentalizzazione. Comunque sia, la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, resta un problema preoccupante. Che deve essere affrontato – e non strumentalizzato – a Manfredonia come nel resto d’Italia e d’Europa. Un grande problema sul quale Unione Europea e Stati nazionali devono rafforzare le politiche del lavoro e dello sviluppo economico.

Ma anche nella nostra comunità, almeno sulla disoccupazione, dovremmo mettere da parte polemiche e lotte politiche, unendoci per aiutare i giovani, anche prendendo a modello i buoni esempi, che pure ci sono nella nostra città, anche sensibilizzando i datori di lavoro, le scuole, il Centro per l’Impiego e i giovani, ai vantaggi dell’apprendistato, diffondendo esperienze e buone pratiche, stimolando l’acquisizione di nuove competenze, utilizzando le risorse economiche dei fondi europei.

L’Amministrazione comunale è impegnata in una vasta opera di valorizzazione dei beni culturali per farli divenire attrattori turistici fini dello sviluppo economico. Ma soltanto un consapevole sforzo collettivo potrà affrontare il problema della disoccupazione dei giovani”. E’ quanto scritto in una nota su Facebook dal sindaco Angelo Riccardi.

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