Due aziende irregolari su tre nel Foggiano

L’Ispettorato territoriale del Lavoro di Foggia (già Direzione Territoriale del Lavoro) ha comunicato stamattina il report sui risultati relativi all’

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L’Ispettorato territoriale del Lavoro di Foggia (già Direzione Territoriale del Lavoro) ha comunicato stamattina il report sui risultati relativi all’attività istituzionale svolta nell’anno 2016. Illustrati i dati relativi all’attività di vigilanza effettuata dall’Ispettorato territoriale del Lavoro, nel cui ambito ha operato anche il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, e che ha interessato tutti i settori merceologici, con particolare riferimento a quelli agricolo, edile, turistico alberghiero, pubblici esercizi, commercio ed autotrasporto.

In tali settori l’Ispettorato ha operato anche congiuntamente alle forze dell’ordine (Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) e al servizio S.p.e.s.a.l. dell’Asl, nell’ambito di attività coordinate dalla Prefettura di Foggia e dalla Prefettura Bat, nonché di quelle coordinate dalla Competente Direzione Generale del Ministero del Lavoro e, nel periodo estivo, avvalendosi di una task force di funzionari ispettivi provenienti da altre regioni.

Nell’anno 2016 sono state ispezionate 3.139 aziende, delle quali 1.964 sono risultate irregolari. 2.952 accertamenti definiti per una percentuale di irregolarità pari al 65,68%. In buona sostanza, 2 aziende irregolari su 3. 

Nel corso degli accessi ispettivi sono stati individuati 1.131 lavoratori in nero, per i quali sono state contestate alle aziende interessate altrettante violazioni per la cosiddetta maxisanzione. Nel corso di tali verifiche sono stati adottati 122 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Nell’ambito dell’attività di vigilanza in materia di autotrasporto sono state riscontrate 108 violazioni “Reg. CE 561/2006 – C. d. S.”.

Alla luce di quanto riportato, è stato introitato un importo pari a 612.625 euro quali sanzioni amministrative ed un importo pari a 233.937 euro a titolo di sanzioni penali per un importo complessivo di 847.562 euro.

Nell’ambito degli ulteriori compiti istituzionali previsti dal D.Lgs. 124/2004 l’Ispettorato ha promosso ed esperito 139 tentativi di conciliazione monocratica di cui 85 si sono conclusi con esito positivo a dimostrazione di un valido strumento grazie al quale i lavoratori e le lavoratrici hanno potuto ottenere celermente risposta alle proprie richieste di natura patrimoniale, con il riconoscimento della sussistenza di rapporti di lavoro.

Sempre in tale ambito, a conclusione degli accertamenti, sono stati emessi 339 provvedimenti di diffida accertativa per crediti patrimoniali ottemperati e validati.

I tentativi di conciliazione monocratica esperiti a seguito di diffida accertativa conclusi con esito positivo sono stati 113. Il totale degli importi relativi ai provvedimenti di diffida accertativa per crediti patrimoniali ammonta a 2.238.827 euro.

Con particolare riferimento all’attività di vigilanza nei settori agricolo e alberghiero-pubblici esercizi, effettuata dalla Task – Force disposta dal Ministero che ha visto il coinvolgimento di 31 funzionari ispettivi di altre regioni italiane si riportano i seguenti dati: 325 aziende ispezionate di cui 163 nel settore agricolo e 162 in quello alberghiero-pubblici esercizi. Sono stati individuati 298 lavoratori irregolari di cui 108 “a nero” e tra questi 22 extracomunitari, per un importo totale di sanzioni amministrative irrogate pari a 284.190,17 euro.

Sono stati inoltre adottati 14 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Infine, è doveroso un cenno all’attività di vigilanza per il contrasto del fenomeno del caporalato effettuata a seguito del protocollo nazionale del 27 maggio 2016, del 12 luglio 2016 e dell’accordo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura siglato l’11 agosto 2016, presso la Prefettura di Foggia.

Nell’ambito di tali specifiche azioni sono stati effettuati 4 interventi nel periodo agosto e settembre che hanno interessato un totale di 64 lavoratori provenienti dalla Romania, Mali, Costa d’Avorio e Burkina Faso. Nel corso di queste verifiche sono stati denunciati alla Autorità Giudiziaria un totale di 7 intermediari provenienti da Romania, Mali e Senegal e sono stati sequestrati un totale di 4 mezzi di trasporto, oltre ad una somma di 1.126 euro in contanti. 

“I dati esposti – concludono dall’Ispettorato – testimoniano il costante impegno dell’Ispettorato del Lavoro, in tutte le sue componenti, a tutela del rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale e sicurezza sul lavoro, nonostante le criticità dell’attuale momento storico”.

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