Manfredonia e Vieste come Rimini o Palermo. Alcuni temerari iscritti all´associazione "L´Isola che non c´è" si sono tuffati nelle acque del Golfo p
Manfredonia e Vieste come Rimini o Palermo. Alcuni temerari iscritti all´associazione “L´Isola che non c´è” si sono tuffati nelle acque del Golfo per salutare l´arrivo del nuovo anno. Il bagno di Capodanno, consuetudine ormai consolidata in diverse città rivierasche d´Italia, ormai è diventato un appuntamento immancabile. Complice un bel sole quasi primaverile, Oronzo Farfalletta e amici, si sono tuffati dalla scogliera di “Acqua di Cristo” per il primo bagno dell´anno. Rientrati in spiaggia, hanno brindato con panettone artigianale e prosecco.
Tradizione rispettata anche a Vieste dove, nella baia di “Marina piccola”, dieci giovani temerari (nove viestani e un cittadino straniero), hanno voluto salutare l’arrivo del nuovo anno con il beneaugurante bagno di Capodanno. Nonostante l’acqua gelida, anche se con la temperatura in risalita rispetto ai giorni scorsi, i dieci, capeggiati da Domenico Gentile, responsabile dell’associazione sportiva e scuola di nuoto “Dolphins”, si sono tuffati a mezzogiorno in punto, tra gli applausi dei tantissimi spettatori, viestani e ospiti, che li hanno voluto incoraggiare per l’ardua impresa
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