Serra di marijuana in villetta di montagna: arrestato

  Personale del Commissariato di Manfredonia ha arrestato un uomo sipontino, per produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sos

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Personale del Commissariato di Manfredonia ha arrestato un uomo sipontino, per produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché furto di energia elettrica.

L’uomo nascondeva nella villetta di montagna quasi un chilo e mezzo di “maria” già pronta per la cessione a tossicodipendenti, nonché piante di marijuana “in lavorazione”.

L’operazione è stata portata a termine dalla Polizia sipontina in un’abitazione ubicata in località Ruggiano di Monte Sant’Angelo, zona montagnosa ove molti manfredoniani possiedono seconde case per trascorrere i weekend.

Tutto è nato dai movimenti sospetti che gli agenti avevano notato da tempo nella casa di montagna locata da alcuni mesi dal giovane. Un viavai anomalo, che ha spinto le Forze dell’Ordine a far scattare il blitz.

All’interno della villetta, i poliziotti si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra di marijuana, dotata di apparati tecnologici di ultima generazione per far crescere la “maria”, con un efficiente sistema di areazione, irrigazione e lampade alogene per la coltivazione.

Nella casa, ove i poliziotti hanno subito avvertito un odore intenso di “marijuana”, il 29enne stava coltivando diverse piante di marijuana, con varie altezze,  più altre pronte per l’essicamento o essiccate; è stato anche recuperato un considerevole quantitativo di marijuana essiccata.

Durante le perquisizioni, oltre allo stupefacente pronto per lo spaccio, gli investigatori hanno trovato tutto sia l’occorrente per la coltivazione scientifica delle piante (concimi di vario genere e strumentazione per la misurazione di umidità e temperatura), che per preparare e confezionare la droga.

Lo stupefacente, le piante e tutta l’apparecchiatura sono stati sottoposti a sequestro penale.

Inoltre, i poliziotti hanno appurato che l’intero locale e la serra erano ‘illuminati’ gratis grazie  ad un allaccio abusivo dell’impianto elettrico alla rete di pubblica distribuzione, per un ammanco quantificato in oltre 7mila euro, come rilevato dai tecnici Enel.

L’uomo è stato quindi arrestato e condotto nel carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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