Privatizzazione Poste Italiane. Sciopero generale venerdì 4 novembre

La privatizzazione di Poste Italiane è il motivo per lo sciopero nazionale, in programma venerdì 4 novembre, indetto dai sindacati SLP-CISL, SLC-CGIL

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La privatizzazione di Poste Italiane è il motivo per lo sciopero nazionale, in programma venerdì 4 novembre, indetto dai sindacati SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFASAL.COM e UGL-COM. ” Una privatizzazione che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per “lenire” il debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio. -così scrivono in un comunicato le sigle sindacali- Già ora si assiste ai reiterati interventi di chiusura degli Uffici Postali nelle zone più disagiate e al recapito della corrispondenza a giorni alterni, scelta contestata recentemente dal Parlamento Europeo, compromettendo qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio universale.
Le  OO.SS. di categoria ritengono estremamente grave e antieconomica l’intera operazione di dismissione da parte dello Stato, in considerazione che  dal 2002 ad oggi Poste Italiane ha sempre avuto bilanci positivi e versando consistenti dividendi al Ministero dell’Economia, quindi alla collettività, quale azionista di riferimento. Con questa operazione il governo viene meno, dopo 160 anni di Poste Italiane, al dovere di garantire alla cittadinanza e alle sue fasce sociali più deboli un servizio essenziale. Una privatizzazione totale di Poste italiane mette in discussione non solo anni di sacrificio e di lavoro dei dipendenti profusi per darle una dimensione d’impresa tra le più importanti in Italia, ma anche il futuro svolgimento del servizio universale, l’unitarietà dell’Azienda e la sua tenuta occupazionale.”
Quello di venerdì sarà uno sciopero a livello nazionale e anche in Puglia si darà vita alla manifestazione con tanti lavoratori postali: in piazza Libertà dalle ore 9.

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