Terremoto: 63 morti, migliaia di sfollati

Il dato non è ufficiale ma potrebbe essere almeno di 63 il numero dei morti del sisma che la scorsa notte ha devastato il Centro Italia, mentre la t

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Il dato non è ufficiale ma potrebbe essere almeno di 63 il numero dei morti del sisma che la scorsa notte ha devastato il Centro Italia, mentre la terra continua a tremare. Secondo quanto hanno constatato gli inviati dell’ANSA, porterebbe il numero di morti a 63. In particolare, i morti ad Amatrice (Rieti) sono almeno 35: le salme sono state depositate in due cortili. Altri 11 morti si sono avuti ad Accumoli, sempre nel reatino. Sono invece 17, ultimo dato aggiornato, le vittime portate nell’ospedale di Ascoli Piceno. “Qualche centinaio” i feriti e un numero imprecisato di dispersi.
La scossa più forte, di magnitudo 6, è avvenuta alle 3.36 con epicentro vicino Accumoli, a soli 4 chilometri di profondità; una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Ma un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.7, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico.

Dai Comuni più colpiti di Lazio, Umbria e Marche, continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie. Fra gli altri, non ce l’hanno fatta un un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ad Ascoli Piceno, ed una bimba di 18 mesi sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell’Aquila, era scampata nel 2009 al sisma che aveva distrutto la sua città ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza.

Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha dichiarato che ‘non c’è una casa che sia agibile. Dovremo allestire tendopoli per tutta la popolazione. Di notte nonostante sia agosto ci sono circa 10 gradì. 2.500 gli sfollati, duemila dei quali sono villeggianti per la stagione estiva: ‘Cercheremo di assisterli tutti, ma sarebbe meglio che lascino il paesè, ha aggiunto il sindaco. Dieci i dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie. Due tendopoli saranno allestite a Pascara ed Arquata del Tronto per accogliere gli sfollati. E ad Accumoli sono arrivati anche il capo della protezione civile Curcio ed il ministro Delrio che spiega: ‘Stiamo lavorando per aiutare tutti i feriti, organizzare il campo per stasera perché in queste zone farà freddo quindi dobbiamo garantire la massima assistenza. L’emergenza verrà organizzata in quattro campi. Troveremo le risorse, ce la faremò.
Timori anche per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna di mattoncini del Duomo di Urbino, che è stato completamente transennato.

Non si segnalano invece danni al Palazzo Ducale. La cattedrale era stata sottoposta ad un intervento di restauro dopo il sisma del 1997, che aveva fatto crollare anche parte delle statue della facciata. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi per valutare gli eventuali danni al patrimonio per Lazio Umbria e Marche, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo.

Il presidente del Consiglio Renzi, che ha seguito da Palazzo Chigi le operazioni di soccorso, sarà nel tardo pomeriggio nelle zone colpite. Ringrazia tutti i soccorritori e ‘tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude e assicura: ‘Non lasceremo nessuno da solo. L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzionì.

Il ministero dell’Economia rende noto che il Fondo per le emergenze nazionali dispone di 234 milioni che saranno utilizzati per la gestione delle esigenze immediate. L’Abi invita le banche a sospendere il pagamento delle rete dei mutui per gli immobili danneggiati. Il presidente della Commissione Juncker ha detto che l’Ue è pronta a fornire all’Italia ‘assistenza in qualsiasi modo possiamò. E intanto è rientrato a Roma da Palermo il presidente della Repubblica Mattarella. Il Papa ha rinviato la catechesi prevista nell’udienza del mercoledì e ha espresso ‘grande dolore e vicinanzà a tutte le persone colpite. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha annunciato ‘un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutto il fine settimanà.

Ad Accumoli sono 2.500 gli sfollati in seguito al sisma della scorsa notte. Lo ha detto il sindaco del comune Stefano Petrucci, precisando che circa 2.000 di essi sono villeggianti per la stagione estiva: «Cercheremo di assisterli tutti ma è meglio se lasceranno il paese». «La ferita dell’Aquila è ancora fresca e temiamo di essere dimenticati…», ha aggiunto il sindaco.

Ad Arquata si scava anche a mani nude. «Il paese è completamente distrutto. Lavoriamo con le mani per tirare fuori qualche sopravvissuto”: così il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, impegnato nei soccorsi dopo il disastroso terremoto della notte scorsa. Nel campo sportivo alle porte del centro sono stati allestiti due ospedali da campo. Sul terremo di gioco numerose ambulanze, un’autobotte della Polizia e un elicottero della Forestale. Le camionette dei Vigili del fuoco si spostano in continuazione. Nel paese la gente si sposta con sguardo ancora terrorizzato, alcuni in lacrime. Molti indossano ancora il pigiama e si proteggono con delle coperte anche se la temperatura è piuttosto calda. Quasi tutti hanno in mano delle bustine di plastica con gli effetti personali che sono riusciti a portare via dalle abitazioni. Diversi anche i bambini e i cani al guinzaglio.

Ad Arquata del Tronto vivono normalmente circa 1.200 persone in tredici frazioni. «In questo periodo – ha spiegato ancora il sindaco – salgono a 5-6.000, molti dei quali provenienti da Roma e dalla costa adriatica».
Petrucci sottolinea che sono crollati «tutti gli edifici pubblici e anche la caserma dei Carabinieri è stata danneggiata». «Attendiamo – ha aggiunto – l’arrivo delle tende per la notte, sperando che chi è rimasto senza casa non voglia rimanere davanti all’abitazione danneggiata»

NUMERI DI EMERGENZA – Palazzo Chigi fa sapere che sono attivi i seguenti numeri: del contact center della Protezione civile: 800840840; e della sala operativa della protezione civile Lazio: 803555.

 

«COME LA TRAGEDIA DE L’AQUILA – «Questo è un terremoto di magnitudo importante, è un terremoto superficiale che ha provocato uno scuotimento rilevante. Il valore è paragonabile al sisma de L’Aquila». E’ il primo bilancio del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nell’incontro stampa a margine del Comitato operativo in corso nella sede della Protezione Civile di Roma insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.
Continuando nel paragone con il sisma che ha colpito L’Aquila, Curcio ha aggiunto: «E’ chiaro che qui cambia lo scenario nel senso che L’Aquila era una città capoluogo di Regione e importante dal punto di vista numerico. Qui c’è una popolazione più diffusa, quindi immaginiamo che l’impatto sia meno gravoso in termini di vite umane. Ma un evento di assoluto rilievo». «Siamo ancora nella fase del soccorso, in questo momento la priorità è la salvaguardia della vita umana. Poi ci occuperemo del resto».

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