Il riordino delle funzioni delle Province è irto di ostacoli e pericoli per il destino dei servizi e dei dipendenti dei vari settori. In particolare,
Il riordino delle funzioni delle Province è irto di ostacoli e pericoli per il destino dei servizi e dei dipendenti dei vari settori. In particolare, ho acceso i riflettori oggi in Consiglio regionale, sul destino della Caccia: non è una funzione delegata dalla Regione e non è tra quelle fondamentali che dovrebbero esercitare le province e la legge regionale 31/2015 non la riporta tra le funzioni da trasferire alla Regione. Resta nel limbo, quindi, un settore fondamentale per l’economia pugliese e l’assessore regionale Nunziante, condividendo la fondatezza dei miei rilievi, ha assunto l’impegno di affrontare presto la questione”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Peraltro – aggiunge – il Piano Faunistico Venatorio è scaduto nell’annata 2014/2015 ed oggi non esiste un ente indicato come titolare della funzione in modo chiaro e netto. Le altre Regioni d’Italia, inoltre, hanno inteso esercitare direttamente la funzione venatoria. Una scelta felice vista la complessità e la specificità della funzione stessa che ha valenza sovracomunale e non può essere esercitata dai Comuni”.
“Avendo incassato l’impegno dell’assessore – conclude Gatta – verificherò le determinazioni nel piano di riordino regionale, affinché la caccia non subisca il contraccolpo di una riforma che ha già scosso tutti i dipendenti provinciali della Puglia”.
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