Dopo l’olio a rischio il miele della Puglia

Il prodotto falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “tagl

Lupara bianca, madre di Francesco al pentito della mafia garganica: “Aiutaci a trovare il suo corpo”
Cantieri in A14 e A16 nel Foggiano: chiusure notturne dal 2 al 6 aprile per garantire i lavori
Croce Rossa Di Nuovo a Borgo Mazzanone

Il prodotto falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso, non è comparabile sotto il profilo nutrizionale con il miele naturale e non può soddisfare le attese dei consumatori, che, per contro, rischiano di allontanarsi dal consumo di miele naturale.
Secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia una vera invasione con gli arrivi che nel 2015 hanno raggiunto il massimo di sempre e provengono principalmente dall’Ungheria con 7,4 milioni di chili, seguita dalla Cina con 4,8 milioni di chili, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, e poi dalla Spagna che con 2,3 milioni di chili sorpassa la Romania, comunque in crescita con 1,9 milioni di chili.

false

COMMENTI

WORDPRESS: 0