Alpaa Cgil Foggia, no all’olio tunisino mescolato all’olio italiano

Noi non ci stiamo. L’Alpaa Cgil di Foggia non ci sta alla nuova proposta della Commissione europea che autorizza l’accesso a l’olio d’oliva tunisino,

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Noi non ci stiamo. L’Alpaa Cgil di Foggia non ci sta alla nuova proposta della Commissione europea che autorizza l’accesso a l’olio d’oliva tunisino, come vogliono far credere come supplemento temporaneo. Supplemento che non serve: se si vuole aprire al mercato dell’olio tunisino devono venderlo con la loro etichetta e con la provenienza del loro prodotto, e non mescolarlo con il nostro. Ancora una volta vengono penalizzati i nostri produttori, in nome di una politica fatta di lobby, che non va a vantaggio dei consumatori ma solo di interessi speculativi.

Far entrare ulteriori 35mila tonnellate dell’olio tunisino oltre ai 54 mila che già esporta in Europa, danneggerà il prodotto pugliese, colpendo i tanti produttori che ad oggi hanno fatto rete, cooperando fra loro, creando OP olivicole in modo da trasformare le olive e tracciare il percorso di filiera, garantendo la qualità e la purezza del’olio. Noi non vogliamo confondere i nostri oli con altri, è una normativa che va in controtendenza rispetto a quella che oggi – con l’attuazione della nuova pac – premia chi certifica anche la tracciabilità dell’olio. Gli ultimi dati ci dicono che il settore agroalimentare è in forte crescita, e questo spinge i consumatori ad essere più attenti nella scelta degli alimenti, così come molte famiglie destinano sempre maggiore attenzione alla provenienza del prodotto.

La nostra denuncia la porteremo con forza nelle sedi istituzionali, perché potrebbe avere contraccolpi a danno degli olivicoltori; tutto questo avrà inoltre una ripercussione anche sui prezzi, col rischio che nel comparto sorgano pratiche speculative. Noi ovviamente non siamo per mettere barriere ai mercati, ma vogliamo più tutela per i nostri prodotti, soprattutto che sia il consumatore a giudicare la qualità del prodotto naturale, senza che l’olio tunisino o nessun altro olio venga miscelato con il nostro”.

A cura di Umberto Porrelli, presidente provinciale Alpaa Cgil Foggia.
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