Educazione sessuale nelle scuole. GD: “Lo chiedono i giovani”

Educazione sessuale nelle scuole. Gd Capitanata: “Basta falsità e inutili allarmismi, i giovani chiedono un’educazione laica e al passo con i tempi”

Puglia:Posticipo saldi invernali, la Regione sostiene la richiesta dei commercianti pugliesi: “Decisione sia presa a livello nazionale”
Il prete innamorato: «Sposerò una donna. Chiedo scusa ai fedeli ma non posso andare contro la mia natura»
Puglia, verso l’istituzione di sei ospedali veterinari pubblici

Educazione sessuale nelle scuole. Gd Capitanata: “Basta falsità e inutili allarmismi, i giovani chiedono un’educazione laica e al passo con i tempi”

In questi giorni molti insegnanti sono chiamati a decidere se inserire nel proprio programma di attività didattiche anche l’educazione sessuale, cosa che negli altri Stati europei accade già da qualche decennio (in Svezia dal 1955).

Purtroppo, molti docenti a causa delle falsità, degli allarmismi e dei messaggi intimidatori messi in circolazione non svilupperanno il percorso formativo.

In alcuni messaggi messi in giro tramite i servizi di messaggistica si legge che questa “teoria di Gender” (è scritto proprio così, sic!) comporti masturbazione collettiva, simulazioni sessuali, esaltazione del cambiar sesso o l’abolizione dei valori della famiglia probabilmente con il fine ultimo dell’estinzione della razza umana, travisando totalmente le indicazioni pubblicate dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Tanto per chiarire come stanno le cose, la riforma della scuola 2015 stabilisce che: “il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità di sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 3 del D.L. n. 93.”

Il documento dell’OMS invece puntualizza che: “si è scelto intenzionalmente di sostenere un approccio in cui l’educazione sessuale abbia inizio fin dalla nascita. A partire dalla nascita i neonati apprendono il valore e il piacere del contatto fisico, del calore umano e dell’intimità. Ben presto imparano cosa è “pulito” e cosa è “sporco” e in seguito imparano la differenza tra maschi e femmine e tra persone amiche e sconosciuti”.

Insomma, si tratta di semplice attività di educazione alla sessualità, necessaria all’individuo.

Rivolgiamo un appello ai professori e ai genitori: “basta falsità e inutili allarmismi, si tirino fuori gli estremismi ideologici e religiosi dalle scuole statali!”
“È importante una formazione che non può continuare ad essere lasciata ai soli genitori, alla televisione, ad internet o magari a persone votate alla castità.”

false

COMMENTI

WORDPRESS: 0