“Laboratorio idee di Manfredonia”, sindaco: complimenti ragazzi per il vostro progetto

La definizione di ‘arte’ è soggettiva, su questo non ci piove, ma il murales che dall’8 agosto scorso campeggia in via Santa Restituta, alle spalle d

Fino al 30/9, ogni sabato, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia aperto al pubblico
Aumenta povertà assoluta, nel 2020 335mila famiglie in più
Allarme Gatta “Cinghiali oramai invadono aree urbane”

La definizione di ‘arte’ è soggettiva, su questo non ci piove, ma il murales che dall’8 agosto scorso campeggia in via Santa Restituta, alle spalle dell’Istituto Toniolo, ha sin qui riscosso solo meritati consensi e apprezzamenti. “La nostra città è anche questo. Muri che si trasformano in un panorama inaspettato – esordisce il sindaco Riccardi – per farci guardare il mondo con altri occhi. Un’esperienza, tra l’altro, che concorre alla formazione del senso di appartenenza e di comunità nei giovani, che avranno così un motivo in più per essere orgogliosi della propria città”.

Da sempre i murales, i graffiti, le scritte sui muri, attraggono l’attenzione gridando slogan, indisponendo taluni o colpendo altri per l’efficacia delle parole, per la forza dei segni e dei colori. C’era un tempo in cui tutti i writers erano autentici spauracchi presi a simbolo di vandalismi urbani. Oggi i treni non sono più la loro tavolozza preferita, i muri vengono concessi anche dalle istituzioni e spaventano di più i ladri di rame che i graffitari.

“Ho seguito con piacere e continuerò a seguire con interesse – continua Angelo Riccardi – il progetto del Laboratorio delle idee di Manfredonia, che mi risulta essere ancora più ampio, stante il desiderio, che condivido, di rivalutare i nostri luoghi pubblici anche attraverso il ballo e la musica”.

I murales, in genere, nascono in tempi lunghi, secondo l’ispirazione dell’artista. A Manfredonia, invece, abbiamo avuto l’opportunità di assistere ad una creazione di gruppo simultanea. E’ stato chiamato “Mariarosa Streetart Event”, dai suoi stessi protagonisti, l’evento che ha celebrato il murales dedicato ad una delle ragazze che componevano il giovane gruppo di lavoro. Mariarosa Lauriola ora non c’è più, ma Elena Armiento, Marco Cassatella, Carmen e Giusy Giordano, Nico Lombardi, Filippo Lupoli, Bruno Marconcini, Roberta Mione, Pietro Rignanese, Benedetto e Luciana Rinaldi, Elisabetta Venturelli, Antonio e Davide Pennaforte, Antonio e Michele Troiano, hanno pensato sia di dedicarle un pensiero tangibile, il murales, sia di proseguire nel proprio impegno nella rivalutazione delle zone periferiche e degradate “poiché gran parte di esse – dicono – è soggetta a deterioramento dovuto alla negligenza ed all’inciviltà”.

“L’ambiente non è rappresentato solo dai parchi e dal verde in generale, ma anche da quello che è il nostro spazio quotidiano: strade, palazzi, muri. Creatività e colori aiutano a combattere il degrado, ragione per cui – continua il sindaco di Manfredonia – ringrazio tutti coloro che si sono cimentati in prima persona, e lo faranno ancora, valorizzando la propria creatività, ma soprattutto partecipando e contribuendo a rendere più bella ed accogliente la città in cui viviamo”.

Ora il murales è affidato alla custodia, si spera orgogliosa, della cittadinanza, prima ancora che di chiunque altro.

false

COMMENTI

WORDPRESS: 0