Riccardi: inutile referendum per Energas

Energas, sempre Energas, fortissimamente Energas. A Manfredonia pare non ci siano altri problemi che quello del deposito di gpl localizzato nella zon

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Energas, sempre Energas, fortissimamente Energas. A Manfredonia pare non ci siano altri problemi che quello del deposito di gpl localizzato nella zona industriale DI49. Come nei salmi, tutto finisce in…Energas. L’ultimo riferimento, in ordine di tempo, è quello del sindaco Angelo Riccardi per replicare ad una esternazione sull’argomento dell’on. Michele Bordo.
<Rispetto l’opinione di Michele Bordo>, afferma <ma ricordo a tutti che si rischierebbe di spendere 200 mila euro dei contribuenti per un referendum consultivo del tutto inutile. L’opera alla quale si fa riferimento è considerata per legge “strategica”. Come ho già detto, la discussione, la “partita” deve essere “giocata” altrove>.
Dichiarazioni incrociate che unite ad altre riferite ad iniziative politiche interne al PD, appaiono in qualche modo “cifrate”. Nel senso che vanno ben oltre l’argomento cui le parole sono indirizzate, per investire scenari che richiamano ruoli prossimi futuri da sistemare. Una lunga, snervante, incerta notte dai lunghi coltelli che affonda le sue radici nelle lontane ma non superate “primarie”, nella quale i vari personaggi giocano una partita all’ultimo voto.
Ad ogni buon conto il sindaco si sofferma a definire i termini della questione Energas dal punto di vista del Comune di Manfredonia. Quel progetto strutturale dunque come arma da brandire a seconda della convenienza. Riccardi delimita il campo della contesa. “Abbiamo due strade”, indica. <Quella politica e quella urbanistica. La prima dettata dalle scelte che la maggioranza di governo della città deve fare su questioni di carattere ambientale e rispetto alle quali non siamo stati chiamati ad esprimere alcun parere trattandosi di un’opera “strategica”. In questo caso i Ministeri coinvolti sono quello dell’Ambiente, del MISE per l’autorizzazione; la Regione Puglia per il parere ambientale regionale. Come ente comunale andremo a verificare tutte le criticità e le posizioni che potremo assumere affinché questo progetto non si realizzi. Per la strada urbanistica è da tenere in conto che a seguito di due sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, il progetto si va a collocare all’interno dell’area industriale DI/49. Rispetto a tale aspetto saremo chiamati dal MISE nell’apposita conferenza dei servizi, ad esprimere, come Comune, un parere di compatibilità urbanistica. In attesa abbiamo chiesto ad Energas documentazione integrativa, dove si chiarisce che su quell’area l’Ente ha espresso delle perplessità di indirizzo poiché la pubblica amministrazione tende a riportare quelle zone ad aree agricole>.
Intanto il PD ha aperto da tempo sulla questione una discussione con approfondimenti volti a considerare nei suoi vari aspetti una iniziativa indubbiamente impegnativa ma non certo esaustiva dei problemi cittadini. Una nuova riunione congiunta tra direttivo di partito e gruppo consiliare, è prevista per la settimana entrante. L’auspicio è quello che anche questo problema sia affrontato con la necessaria serenità d’animo, senza infingimenti e speculazioni di vario genere, lontano da manovre arzigogolate strumentali a secondi fini diversi da quelli utili per la città.
Michele Apollonio

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