Nubifragi e bombe d'acqua anche in Capitanata

Veri e propri nubifragi da alcune ore stanno interessando il sud Italia, soprattutto il versante adriatico dall'Abruzzo alla Puglia. Temporali e gran

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Veri e propri nubifragi da alcune ore stanno interessando il sud Italia, soprattutto il versante adriatico dall’Abruzzo alla Puglia. Temporali e grandinate hanno interessato anche la Capitanata, colpendo maggiormente la città di Foggia e il Basso Tavoliere dove sono caduti in poco meno di un’ora 50 mm di  pioggia. Allagamenti e smottamenti su diverse arterie provinciali, campi allagati e brusco stop alla mietitura che in provincia di Foggia proprio in questi giorni stava vivendo il periodo più intenso. Vento forte e pioggia anche lungo il litorale garganico con il conseguente fuggi fuggi dalla spiagge. Un tornado si è abbattuto sulla città di Foggia causando disagi soprattutto ai pedoni e agli automobilisti nei pressi del sottopassaggio di via Scillitani (foto) dove il traffico è andato subito in tilt. e dove dal primo pomeriggio sono all’opera Vigili del Fuoco e agenti della Polizia locale.  Scantinati e garage allagati nel centro storico e in via Lucera. La temperatura è scesa anche di 15 gradi rispetto ai giorni scorsi. Da domani il maestarle dovrebbe allontanare il maltempo almeno fino a sabato quando è attesa una nuova perturbazione.  E i primi temporali estivi fanno tornare alla mente le alluvioni dello scorso settembre sul Gargano. Il consigliere regionale dell’Udc, Peppino Longo, invita la Regione a non sottovalutare il fenomeno. “Arrivano i temporali estivi e cominciano a tremare i polsi a tutti. Evitiamo di assistere come negli anni scorsi a scene a dir poco “apocalittiche” ed evitiamo a chiunque di poter dire “io l’avevo detto”. Quello che è accaduto in passato con strade e campagne inondate di acqua, abitazioni ed esercizi commerciali a livello stradale con danni enormi o, peggio ancora, le produzioni agricole pesantemente danneggiate, non deve più accadere.
E’ necessario un monitoraggio serio, una verifica concreta del piano idrogeologico e, soprattutto, capire se gli enti territoriali hanno seguito le eventuali indicazioni fornite per fronteggiare l’impatto con i possibili eventi naturali. Non aspettiamo che la situazione diventi più pesante, il governo regionale (attuale e futuro) ed il settore di protezione civile prendano la situazione tra le mani e facciano partire tutte le verifiche: almeno quest’anno non facciamoci trovare spiazzati”

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