Il primo maggio dei lavoratori della Manfredonia Vetro: delusi e rassegnati. Lettera alla famiglia Sangalli

Rabbia, delusione e anche rassegnazione sui volti dei lavoratori della Manfredonia Vetro, ormai in presidio continuo da sei mesi. Anche oggi, festa de

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Rabbia, delusione e anche rassegnazione sui volti dei lavoratori della Manfredonia Vetro, ormai in presidio continuo da sei mesi. Anche oggi, festa dei lavoratori, il picchetto continua, ed uno dei 250 dipendenti, Massimo Ciuffreda, proprio nel giorno del 1 maggio invia una lettera alla famiglia Sangalli.

Oggi per un comunista come me  – scrive Ciuffreda – e sopratutto per un lavoratore come me ricorre un’evento importante che oso festeggiare da oramai 20 anni.  Quest’anno purtroppo non potrò farlo a pieno titolo, costretto da scelte, che persino il dott. Castano ha definito scellerate e fuori qualsiasi logica tattica, scelte che le signorie Vostre avete messo in campo, e cio’è concentrare nella vostra amata terra, il nord, tutte le produzioni del sito di Manfredonia, costringendomi all’inattività lavorativa. Per fortuna fino ad oggi qualcosa Vi è andata storta, dalla Vostra parte avete tutto il Friuli Venezia Giulia che con la Friulia continua a tenere in piedi con un cerino lo stabilimento di Portonogaro, che mi auguro riesca davvero a raggiungere l’autonomia lavorativa ma con i fatti e non con le chiacchiere me lo auguro sopratutto per i lavoratori dello stabilimento e per i cittadini del Friuli che in quello stabilimento hanno scommesso 80 mln di euro circa. Ma a Manfredonia tutti quei santi avuti fino a ieri per nostra fortuna oggi vi hanno voltato le spalle, meglio tardi che mai, ma soprattutto come dimostra la foto Noi Lavoratori dimostreremo ancora caparbietà a difendere il nostro diritto al lavoro, e lo faremo con i denti fino alla fine. Di conseguenza auguro a tutti i lavoratori di San Giorgio un buon primo maggio ovviamente non lo auguro a Voi in quanto credo non lo meritiate, se non fosse perchè di attività imprenditoriale ne sapete poco figuriamoci di lavoro. A me stesso  – conclude Massimo Ciuffreda – auguro che gli uomini del vetro, cosi vi definiva la stampa qualche anno fa, possano almeno mantenere la parola data ai lavoratori in occasione del primo giorno di presidio dal dott. Giorgio Sangalli, e cioè quella di cedere lo stabilimento a un solo euro, in maniera di concentrarsi sullo stabilimento di San Giorgio in maniera che non si commettano gli stessi errori commessi a Manfredonia e si permetta allo stabilimento di Manfredonia di mettersi sul mercato alla ricerca di veri imprenditori disposti a scommettere soldi propri per riprendere le sorti di uno stabilimento e di un territorio che tanto vi ha dato”.

 
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