devastata ex struttura ENEA

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Devastata  l’ex struttura ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) di Manfredonia, sita in località Monte Aquilone. Rubati pannelli fotovoltaici, cavi di rame, divelti tombini, appiccati incendi nei locali: così in seguito alla scoperta fatta dal Corpo Civilis Engea di Manfredonia che, coordinato dal Comandante Generale Giuseppe Marasco, con le guardie ecologiche ambientali Pasquale Grieco ePaolo Corvino in auto di servizio nel pattugliamento ambientale del territorio per il contrasto all’abbandono dei rifiuti è intervenuto nell’area.

Si ricorda come l’Enea aveva indetto un’asta pubblica per la vendita del sito di Monte Aquilone, sito a Manfredonia (FG) sulla S.S. 89 Garganica – km 178,700. L’importo a base d’asta era stato di 800 mila euro. Il centro ENEA di Manfredonia ha chiuso i battenti sia per assolvimento delle funzioni inizialmente assegnate all’apertura che per motivi di spending review . Si ricorda, inoltre, che un anno fa (aprile 2013) il sindaco di Manfredonia aveva incontrato i responsabili Enea del territorio per una proposta di acquisizione della struttura, degli impianti e dell’area (circa 7 gli ettari).

L’INTERVISTA. “Fotovoltaico una tecnologia matura; assolvimento in toto del proprio compito di ricerca e sperimentazione; spending review interna nell’ottica del risparmio”. Queste le cause alla base della chiusura (prevista entro 30 giorni dall’aprile 2013), del centro sperimentale Enea in località Monte Aquilone, a Manfredonia, inaugurato nel dicembre 1986. 10 i dipendenti della struttura che avrebbero dovuto essere ricollocati in altri centri di ricerca (CNR di Lesina e le Università).

L’ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Le sue attività riguardano l’Efficienza energetica; Fonti rinnovabili; Nucleare; Ambiente e clima; Sicurezza e salute; Nuove tecnologie e Ricerca di Sistema Elettrico. Sulle tematiche citate ENEA (con sede legale a Roma) esegue attività di ricerca di base, mission oriented e industriale avvalendosi di competenze ad ampio spettro e di impianti sperimentali, laboratori specializzati, strumentazioni avanzate.

LA FASE COMMISSARIALE. Con l’insediamento del Commissario e dei sub Commissari, avvenuto il 15 settembre 2009, ha preso avvio l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) prevista dall’articolo 37 della Legge n. 99 del 23 luglio 2009.

Come prevede il quarto comma dell’art. suddetto, un apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e sentite le Commissioni parlamentari competenti, concluderà il processo di definizione e di organizzazione dell’Agenzia.

Nelle more dell’emanazione del Decreto Ministeriale è stata definita una struttura organizzativa transitoria per assicurare la funzionalità dell’Agenzia e lo svolgimento delle attività di ricerca, innovazione tecnologica e la prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia e dello sviluppo economico sostenibile. “Il Centro sperimentale di Manfredonia ha rappresentato unastruttura pilota con l’inaugurazione nel dicembre ’86 – disse a Stato la Responsabile della Comunicazione della sede centrale Enea a Roma, dott.ssaElisabetta Pasta – per la produzione di energia elettrica e la ricerca e sperimentazione nel settore del fotovoltaico. In questi anni è stato svolto un ottimo lavoro ma ora, considerato l’assolvimento delle funzioni inizialmente assegnate, la struttura non ha più motivo di esistere. Naturalmente non si può nascondere che la decisione sia stata presa anche in considerazione di determinati criteri di economicità interni, di spending review per essere più chiari”.

Determinante in tal senso l’attuale gestione commissariale (partita dal 2009) dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, con l’ingegnere Lelli al suo 4^mandato e che aveva anticipato la decisione di chiudere il centro sperimentale di Manfredonia già da mesi.

“Nel dicembre 1986 – aveva detto a Stato Lino Zingarelli, tecnico nella struttura di Monte Aquilone, anche giornalista ed esperto di comunicazione, in attività a Manfredonia dal 1989 – ci fu il rivoluzionario impianto al tempo denominato Delphos (Demonstrative Electrical PHotovoltaic System) con potenza di picco pari a 300 kW, per anni il più grande impianto fotovoltaico mai costruito in Europa, con energia fornita dal Sole in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 300 famiglie. Da allora sono passati quasi 30 anni, Enea a Manfredonia ha continuato nelle proprie attività di energia elettrica (anche per l’Enel), ricerca e sperimentazione (da ricordare anche i fotovoltaici a concentrazione e cd ad ‘inseguimento’) ma di certo è cambiata un’epoca”. Un’epoca e forse anche le possibilità di mantenimento della struttura: “i contributi dello Stato non riescono a coprire neanche le spese del personale Enea (circa 2.200 unità, ndr) per il resto l’Agenzia provvede con commissioni e contatti con privati. E’ naturale che ad oggi tutti i centri sperimentali Enea siano in perdita. Da qui la decisione (ma solo per Manfredonia in Italia è stata decisa la chiusura, ndr) presa da Roma”.

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