Il consigliere regionale Francesco Damone ha presentato un'interrogazione urgente all'assessore alla sanità Donato Pentassuglia sui disservizi dell'

Il consigliere regionale Francesco Damone ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore alla sanità Donato Pentassuglia sui disservizi dell’ospedale di Manfredonia. Damone denuncia una “conduzione gestionale caotica e confusa” e pur riconoscendo che “alla fine della legislatura i correttivi sono quasi inapplicabili“, chiede all’assessore Pentassuglia e alla Giunta regionale di impostare “sia pure in fase iniziale, un tentativo di inversione nella speranza certa che il nuovo governo regionale dovrà affrontare con tutte le autorità locali e categorie interessate per definire una nuova e moderna politica sanitaria”. “Premesso che un silenzio assordante è caduto sull’attività del’Ospedale di Manfredonia – si legge nell’interrogazione di Damone – che tra l’altro serve una fascia consistente del territorio garganico e non solo, è opportuno, necessario ed urgente, che l’assessore fornisca risposte esaurienti alle richieste contenute nella presente interrogazione”. Il consigliere regionale chiede delucidazioni in merito alla chiusura di “ginecologia, sostituita da un ambulatorio ove pare che si praticano, in gran parte, solo pratiche abortive?”
“Perché – si legge nell’interrogazione – la cardiologia fornisce solo assistenza semplice? Perché la radiologia e la risonanza magnetica non è mai partita, nonostante la presenza di medici preparati e competenti? Perché si è trasferito un radiologo a Monte Sant’Angelo per refertare solo radiografie? Perché si tenta di oscurare un lavoro intenso che la divisione di Psichiatria attua con grande affluenza di utenza da tutta la provincia di Foggia, tanto che i corridoi di quel reparto sono sempre affollati? Perché non si completa l’organico a sei medici, costringendo il responsabile facente funzione ad eseguire anche la pronta disponibilità? Esiste qualche interesse a vanificare gli sforzi di questi quattro operatori che hanno reso Manfredonia un vero e proprio punto di riferimento per i malati di quella branca? Perché l’assessore non interviene nella organizzazione dei corsi OSS che hanno registrato ingiustizie, disagi, viaggi di 80/90 Km da percorrere giornalmente dai dipendenti di questo Ospedale? Sono stati seguiti tutti i criteri normativi per gli aventi diritto? Sono stati ammessi solo quelli che lavoravano in corsia oppure altri addetti ai servizi esterni? È vero che alcuni ammessi a frequentare in sedi agevoli, sono stati solo telefonicamente avvertiti di andare a Montecorvino?” “La sanità ospedaliera della Capitanata ha bisogno di una rivoluzione culturale e gestionale”, è questo quanto suggerisce in conclusione il Consigliere Francesco Damone.
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