Vertenza Sangalli, Bordo: no differenze tra Manfredonia e San Giorgio

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“Se è vero che la finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto l’aumento di capitale per salvare l’impianto di San Giorgio, significa che il Gruppo Sangalli considera sempre più concretamente l’ipotesi di chiudere lo stabilimento di Manfredonia-Monte Sant’Angelo”. Lo afferma l’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, che giudica “inaccettabile una simile strategia da parte dell’azienda”. “Non si può tollerare – continua Bordo – una così evidente discriminazione tra lavoratori dello stesso gruppo e territori dello stesso Paese.

A questo punto credo sia necessario che il governatore pugliese Nichi Vendola interloquisca direttamente con la presidente del Friuli Debora Serracchiani per concordare una linea comune al fine di favorire una soluzione che salvaguardi i diritti di tutti i lavoratori del Gruppo. Così come sarebbe necessario che il tavolo di crisi convocato al MISE nei prossimi giorni, al fine di giungere a decisioni più concrete e fruttuose, venga condotto direttamente da un esponente del Governo.

Il Gruppo Sangalli si è insediato nell’area di Manfredonia–Monte S. Angelo beneficiando di una consistente quantità di contributi pubblici e del sostegno istituzionale e sociale  – conclude Michele Bordo – Ora non può pensare di mollare tutto e licenziare i lavoratori perché la reazione del territorio sarebbe fortissima”.

Redazione

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