Sipontini a 5 Stelle: “Imu, Tari e Tasi, il gioco delle tre carte. Perché farla pagare anche all’inquilino? “

L’assessore al bilancio molto probabilmente dirà che lo impone la legge, come ribadire che “c’è lo chiede l’Europa”, una frase fatta molta usata in qu

Reddito cittadinanza, verso stop per occupabili da gennaio 2024
ESTORSIONE, SEQUESTRO E RESISTENZA: MANETTE A TRE SIPONTINI
Uva e olive rare in Puglia ronde nei campi contro i ladri

L’assessore al bilancio molto probabilmente dirà che lo impone la legge, come ribadire che “c’è lo chiede l’Europa”, una frase fatta molta usata in questi giorni. La Legge 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di stabilita’ 2014) ha istituito la nuova Imposta Unica Comunale (IUC) che si basa su due presupposti impositivi: uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore; l’altro collegato all’erogazione e fruizione di servizi comunali.

La IUC è composta dall’Imposta Municipale Propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) destinato alla copertura dei costi per i servizi indivisibili e dalla tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. I termini ultimi di trasmissione al MEF (Ministero Economia e Finanza) del regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta comunale IUC (Tasi, Imu e Tari) e delle relative aliquote, sono stati posticipati diverse volte fino al termine ultimo del 10 settembre 2014. Questi slittamenti sono stati fortemente voluti e ottenuti dal Presidente dell’Associazione ANCI Piero Fassino, il quale evidenziava la stranezza di far approvare un regolamento a quei comuni in scadenza di mandato e dove si sarebbe votato per il rinnovo degli amministratori, i quali si sarebbero trovati ad applicare un regolamento non deliberato da loro. Come mai il nostro comune, nonostante non fosse tra i comuni in scadenza di mandato, ha deciso comunque di sfruttare fino all’ultimo giorno i termini per la presentazione al MEF, concentrando tutti i pagamenti nell’ultimo trimestre dell’anno, creando un forte disagio ai contribuenti? Così facendo hanno anche escluso la possibilità di poter coinvolgere nella stesura del regolamento e di conseguenza non sono state prese in considerazioni: richieste o  o suggerimenti fatte dai cittadini contribuenti, forze di opposizione, sindacati, associazioni i quali, appreso il regolamento cosi come approvato, hanno provato ad interagire con l’assessore al bilancio cercando di far modificare alcuni punti dello stesso, ma che a causa della scadenza dei termini, non è stato più possibile farlo. Tali interventi avrebbero potuto evitare di far commettere errori come ad esempio quello di far pagare il 10% agli inquilini affittuari, il non inserimento di alcun tipo di detrazione o magari articolare al meglio le minime agevolazioni concesse, che così deliberate, interessano pochissimi contribuenti.A questo punto, a tutti viene spontaneo pensare che, la scelta di approvare il regolamento IUC solo il giorno prima della scadenza del termine ultimo, sia stata fatta di proposito. Considerato il Decreto Legge 6 marzo 2014, n. 16, convertito con modificazioni, dalla Legge 2 maggio 2014, n. 68, con il quale sono state apportate le ultime modifiche alla disciplina della TASI , il comune di Manfredonia ha avuto cinque mesi per formulare il nuovo regolamento IUC, e valutare che c’era la possibilità di applicare la TASI solo sulle prime case o altre casistiche. Infatti la legge non vieta a nessun comune di escludere dalla TASI, agli immobili già soggetti a tassazione IMU (seconde case e altri fabbricati), ma obbliga solo i comuni a non superare il tetto massimo dell’IMU del 10,60 per mille, con o senza la TASI. Optando per questa scelta, le amministrazioni comunali, annullano automaticamente il pagamento, anche se solo del 10%, della TASI agli inquilini affittuari. Grazie al confronto tenutesi con le varie associazioni di categorie ( a Manfredonia si sono mossi in pochi), in molti comuni hanno incluso nella TASI tutte le categorie di immobili e relative pertinenze, ad eccezione di immobili, che rimangono soggetti alla disciplina dell’IMU, come nel 2013 (ad esempio: fabbricati locati, ceduti in comodato o tenuti a disposizione).

Riportiamo a titolo di esempio, le unità immobiliari che dovrebbero essere soggette alla TASI • l’unita’ immobiliare adibita ad abitazione principale dei soggetti passivi persone fisiche, ad esclusione delle categorie A1,A8,A9; • l’unita’ immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; • l’unita’ immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Statoa titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata;

• le unita’ immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari; • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008; • la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; • un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita’ immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizi o permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

La differenza è che gli inquilini di un immobile in affitto, non devono più pagare la Tasi, (adesso pagano il 10% del 1,90 per mille) e i proprietari dell’immobile continueranno a essere soggetti a tassazione IMU, quindi continueranno a pagare l’IMU al 10,60 per mille. Escludendo le seconde case e altri fabbricati dal regime Tasi, i cittadini in affitto non farebbero più la fila dal commercialista o alla posta/banca per pagare questa tassa eticamente ingiusta, e non pagherebbero la parcella al commercialista che prepara i conteggi. Inoltre si eliminerebbe la confusione di competenza che si è venuta a creare tra gli inquilini e i proprietari, causata dalla suddivisione della TASI.

I Sipontini 5 Stelle di Manfredonia chiedono al sindaco di Manfredonia e all’assessore al bilancio di informare al prossimo Consiglio Comunale che, c’è la possibilità di eliminare la tassazione della TASI agli inquilini in affitto, semplicemente escludendo le seconde case e altri fabbricati dal regime TASI i quali resterebbero soggetti al regime IMU. Nelle casse del Comune entrerebbero le stesse somme dell’anno precedente.

Potrebbe essere uno slogan per la prossima campagna elettorale, ma a noi Sipontini 5 Stelle interessa il bene comune e informare i contribuenti che la IUC si sarebbe potuta approvare diversamente, eticamente più giusta. Ci rendiamo conto che oramai, non si possa chiedere di attuarla già dalla seconda rata di dicembre 2014, ma per lo meno, nell’approvare il prossimo regolamento IUC, che si tenga conto di questa possibilità, in previsione della prima scadenza a giugno 2015.

Oggi i cittadini sanno che si può eliminare la TASI agli inquilini in affitto, e i proprietari sicuramente non faranno storie per poche decine di euro (10% su 1,90 per mille) di sconto.

Comunicato Sipontini a 5 Stelle
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0