L’aeroporto di Foggia declassato dal governo

Il Gino Lisa è fuori dal piano nazionale aeroporti, paga l’assenza di traffico e prospettive di rilancio incerte (nelle foto la pista e la recente p

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Il Gino Lisa è fuori dal piano nazionale aeroporti, paga l’assenza di traffico e prospettive di rilancio incerte (nelle foto la pista e la recente presentazione dei voli Blue Wings con Vendola). La bocciatura è del ministero delle Infrastrutture che conferma le anticipazioni del 2013 in sede di prima bozza. Per il mondo politico e istituzionale foggiano, che si era speso molto nei mesi scorsi per ribaltare una decisione già presa, è un brutto colpo. Non è servito bussare alla porta del viceministro Nencini, intercettare la volontà del ministro Lupi, provare a sbloccare l’indifferenza del presidente Vendola che aveva promesso un blando interessamento. Il governo affida l’aeroporto Gino Lisa alle cure esclusive della Regione, una mossa che ora potrebbe mettere a rischio la valutazione ambientale sullo scalo faticosamente ripresa nelle ultime settimane al ministero, ma anche i fondi comunitari per l’allungamento della pista.

Non a caso ieri il sindaco, Franco Landella, ha manifestato tutta la sua delusione con un interminabile comunicato nel quale preannuncia una «grande manifestazione di protesta per testimoniare la delusione del popolo foggiano davanti al ministero dei Trasporti», ennesimo atto di una battaglia disperata e forse destinata ancora all’improduttività. I timori che il piano Lupi possa ancora una volta influenzare i lavori della commissione nazionale di Via (certificazione necessaria per i lavori sulla pista) tornano a questo punto d’attualità, del resto come non ricordare la sospensione dell’istruttoria di Via chiesta dall’Enac nel novembre scorso proprio a seguito della pubblicazione ufficiosa del primo piano Lupi?

Abbiamo perciò girato la domanda all’ingegner Antonio Venditti, responsabile del procedimento per la Via del Gino Lisa in corso al ministero dell’Ambiente, che ha così risposto: «Tutto è nelle mani del ministero dei Trasporti, per quanto ci riguarda andremo avanti con l’istruttoria perché il piano Lupi è stato sì adottato, ma non ancora approvato. Il rilascio della Via dipenderà dal decreto Lupi».

Il Gino Lisa sarà dunque uno scalo regionale, all’apparenza non cambierà nulla (la Regione già decide tutto in viale Aviatori). La differenza è però sostanziale e si misura sui costi di alcuni servizi come l’antincendio, la torre di controllo, la sorveglianza oggi assicurati dallo Stato. Il banco di prova è dietro l’angolo con la ripresa dei voli della Blue Wings (27 ottobre): la categoria Icao dovrà risalire dalla attuale seconda alla quinta (la stessa della Darwin) costo all’incirca 1 milione di euro l’anno.
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