Gargano, fondi Ue Procura apre inchiesta

  Per i reati di disastro colposo, omicidio colposo, violazione delle leggi urbanistiche e omissione di atti d’ufficio, la procura di Foggia ha apert

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Per i reati di disastro colposo, omicidio colposo, violazione delle leggi urbanistiche e omissione di atti d’ufficio, la procura di Foggia ha aperto un fascicolo d’indagine sull’alluvione che ha provocato danni a San Marco in Lamis e a Peschici, nel Gargano. Nell’indagine non vi sono finora indagati e nelle prossime ore i magistrati potrebbero disporre una maxi perizia.

L’indagine della procura di Foggia, che ipotizza anche il reato di omissione di atti d’ufficio, intende valutare pure l’ipotesi se siano stati omessi controlli e cautele da parte delle autorità competenti che, se adottati, avrebbero potuto evitare il disastro ambientale e la morte di due persone. L’indagine riguarderà, quindi, anche la pulizia dei canali di deflusso delle acque piovane e i costoni che hanno ceduto a seguito del nubifragio.

Per questo motivo nei prossimi giorni i pm titolari delle indagini, coordinati dal procuratore Leonardo Leone de Castris, affideranno una consulenza collegiale ad un pool di esperti di cui faranno parte anche geologi e urbanisti.

Per l’alluvione sul Gargano. Da Bruxelles una buona notizia: il Governo destinerà «una parte importante delle risorse europee di coesione per il 2014-2020 al Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine di un convegno sulla biodiversità nella capitale belga, riferendosi ai danni provocati dalle forti piogge sul Gargano e in Veneto. E da Bari l’altra buona notizia: la giunta regionale ha riconosciuto lo stato di calamità per l’agricoltura stanziando un milione e 300mila euro per i primi interventi.

L’alluvione parla sempre più romano: ieri la Camera dei deputati ha commemorato le vittime della tragedia con l’intervento dell’on. Colomba Mongiello del Pd con voce rotta dalle lacrime.Intanto l’’alluvione miete vittime e produce polemiche. Mentre cresce l’attesa per l’insediamento del tavolo tecnico a Roma in programma domani, sul Gargano divampano accuse e rimpalli di responsabilità. Indici puntati sul dissesto idrogeologico e sui presunti compiti di bonifica mentre mons. Francesco D’Ambrosio vescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo, invita le comunità colpite dal maltempo a rialzarsi, a dare un colpo di reni per tornare a sorridere e vivere.

Si discute, dunque. Anzi si alza la voce. Il tempo del dolore lascia il posto agli attacchi, segno tangibile che questa provincia intende cambiare musica sulla gestione del territorio. Anche se restano insanabili le ferite che l’uomo ha procurato al Gargano nel nome dello sviluppo e del business. Il tutto mentre il territorio cerca di cancellare la presenza di fango e detriti da spiagge e paesi.

Chi alza la voce più degli altri è il Codacons che, sulla tragedia del Gargano, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Foggia. «Ciò che è avvenuto non si può attribuire solo al maltempo, ma le responsabilità sono da ricercare nell’intervento dell’uomo e nell’assenza di controlli e interventi da parte delle autorità competenti e delle istituzioni», denuncia l’associazione. Non mancano riferimenti a costruzioni realizzate in posti sbagliati, aree boschive che hanno fatto posto a colture cancellando letti di fiumi e canali dall’orografia della zona.

Nichi Vendola , Governatore della Regione Puglia, “comunica” ai turisti che l’estate garganica non ha ammainato bandiera, anzi continua con il ritorno del bel tempo. Lo ha fatto passeggiando nel centro storico di Vieste, giunto in paese per incontrare il sindaco Ersilia Nobile e il consiglio comunale in segno di solidarietà per i danni che anche questo territorio ha subito a seguito dell’alluvione.

Dopo un breve incontro istituzionale in Municipio, dove s’è fatto il punto della situazione per mettere in sicurezza idrogeologica il territorio viestano, Vendola ha voluto passeggiare, con il primo cittadino ed altri amministratori comunali, nel centro storico, tra i numerosi turisti che affollano Vieste, per messere lui stesso “testimonial” della vitalità del Gargano. Un primo passo di quel processo di visibilità che il “numero uno” della Regione avea promesso agli operatori turistici della zona nell’immediatezza dei fatti.

E ci si morde le mani per una stagione turistica con trend positivo. «Un evento traumatico – ricordano l’assessore regionale al turismo, Silvia Godelli, e il direttore generale di Pugliapromozione, Giancarlo Piccirillo – che ha peraltro interrotto la brillante stagione turistica che quest’anno ha visto ottimi risultati nelle principali località del promontorio, con un incremento di ben il 14% di turisti stranieri. Una stagione turistica che però può e deve continuare anche in questi giorni nelle località garganiche risparmiate dalle piogge».

SI LAVORA PER RITORNO ALLA NORMALITA’
Proseguono le attività per riportare alla normalità la vita nelle zone del foggiano colpite dall’alluvione dello scorso fine settimana.

L’esercito, secondo quanto affermano dalla prefettura di Foggia, sta ancora lavorando e concludendo le attività di ripristino nelle zone di Peschici e Rodi Garganico, mentre la Provincia di Foggia e l’Anas sono impegnati a Cagnano Varano, Carpino, e Rignano Garganico per il ripristino della viabilità delle strade.

La buona notizia è che, oltre al ritorno alla normalità, dopo la fuga di turisti dalle zone più colpite si stanno registrando nuovi arrivi, specie di tedeschi e svizzeri, che potranno godere di questo scampolo di stagione e del beltempo ritrovato. Molte delle attività turistiche risparmiate dalla furia delle acque di questi giorni stanno funzionando regolarmente
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