Cascavilla: per il Luc una ri-partenza; stop polemiche su bar e musica

Nelle  recenti polemiche sul LUC sono state dimenticate le novità del Bando. Ci sono i difensori della attuale gestione e altri che pensano di prend

ore 15.00 PIAZZA DEL POPOLO in rete. In studio Giovanni COTUGNO
Piazza del popolo con Pino Ciociola 1parte 24 02 16
Cosa c'e' dietro l'angolo 4puntata 2p Bruno Mondelli

Nelle  recenti polemiche sul LUC sono state dimenticate le novità del Bando. Ci sono i difensori della attuale gestione e altri che pensano di prenderne il posto. Si ha in mente solo la musica, e per il bar si pensa alla vendita degli alcolici. Il resto non conta.

Nel Bando si sottolinea la questione dei giovani senza lavoro (i famosi NEET) e poi anche si fa riferimento alle officine della creatività, diffuse ormai in molte città del Nord. A Milano il comune concede sedi gratuite solo a coloro che mettono in piedi queste nuove realtà. Il lavoro del futuro è legato alle nuove professioni e a nuove occupazioni che richiedono qualifiche di alto e medio livello.

Il silenzio sui NEET mi ha sorpreso. Il problema del lavoro era già tra gli obiettivi fondamentali del bando del LUC di quattro anni fa. Allora si parlava di sensibilizzare all’impresa sociale. Questo aspetto è stato poco curato. Ora entra prepotentemente in campo. I giovani pagano la crisi più di altri. Il 40% dei giovani 15-29 anni è senza lavoro.

Oltre ai giovani che cercano un lavoro senza trovarlo, ci sono i giovani che non studiano (spesso hanno solo la terza media), non seguono percorsi formativi e il lavoro non sanno nemmeno come cercarlo. Sono i NEET (not in employment, training or education). L’Italia è il paese con il più alto tasso dei NEET. Corrisponde al 22,7% della popolazione giovanile, inferiore solo a Grecia e Bulgaria. Il numero è di oltre 2 milioni e 300 mila. Il fenomeno è accentuato al Sud.  Una categoria molto variegata all’interno e tra i giovani domina la sfiducia, la disillusione, l’incertezza sul modo di costruire o anche solo di pensare il proprio percorso di vita.

E’ una cosa scontata dire che le nostre comunità hanno però sempre più bisogno di ricambio generazionale e di giovani attivi, competenti, preparati. E’ nata, su raccomandazione dell’Unione europea, Garanzia giovani (un invito agli Stati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta di lavoro, di proseguimento negli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione). Si tratta di una iniziativa essenzialmente preventiva, prevedendo azioni mirate in particolare ai giovani “disoccupati e scoraggiati”.

Le idee di fondo su cui si deve lavorare sono: 1. Innovazione sociale ed apprendimento non formale di competenze; 2. Stimolare i giovani cittadini a vivere questo momento della vita attuando soluzioni praticabili e accettando la sfida della partecipazione e di nuove forme di apprendimento; 3. Moltiplicare gli scambi  e le iniziative progettuali tra istituzioni e altri attori sociali.

E’ oggi dietro l’angolo il rischio di esclusione dei giovani con capitale economico, relazionale, culturale più debole; ed è necessario coinvolgere i giovani indipendentemente dal livello di istruzione e privi di sostegno (famiglia e reti di supporto). Anzi soprattutto verso questi occorre sviluppare iniziative di informazione e formazione e di “incoraggiamento”.

I giovani sono una risorsa; ed è interesse di tutti far emergere le forze latenti e il sommerso dei giovani; permettendo nuove forme di apprendimento non formale e valorizzando le esperienze positive. E questo con una sinergia vera tra Istituzioni, Enti, attori sociali. Ed ecco perché questa questione è stata inserita tra gli obiettivi del Bando del LUC, ed ecco perché nei giorni scorsi si è parlato.

(Comunicato -stampa; Assessorato alle Politiche Sociali; Assessore del Comune di Manfredonia prof. Paolo Cascavilla; Manfredonia 08 agosto 2014)o a proposito del bando del LUC di studio dei documenti, di coraggio e di fantasia.

 

 
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