Fermate soppresse Statale 89, Cislaghi sbotta: "Provincia ente inutile"

  In merito alla soppressione delle fermate soppresse  sulla Statale 89 che collega Foggia a Manfredonia, il segretario del circolo  Prc e candi

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In merito alla soppressione delle fermate soppresse  sulla Statale 89 che collega Foggia a Manfredonia, il segretario del circolo  Prc e candidato al Consiglio comunale di Foggia, Giorgio Cislaghi, sbotta:   “l’amministrazione provinciale ha perso, ancora una volta, l’occasione di  dimostrare che serve a qualcosa, che è capace di risolvere i problemi delle  persone, che è capace di dare risposte esaustive in tempi accettabili”.

 

Giorgio Cislaghi, vi spiego come sono andate le cose: “I  residenti della vasta zona compresa tra il bivio per San Marco in Lamis, nelle  vicinanze dell’aeroporto militare di Amendola e i residenti di San Marco in  Lamis della piana compresa tra le località sopracitate, speravano che i  dirigenti dell’amministrazione provinciale, competenti in materia di Trasporto  Pubblico Locale e delle autorizzazioni per le relative fermate, riuscissero a  ripristinare alcune fermate dei mezzi pubblici sulla Statale 89, fermate che,  dopo oltre sessant’anni di esistenza, sono state soppresse agli inizi del 2013  per  problemi relativi alla sicurezza degli automobilisti.

 

Dopo aver interessato, grazie all’impegno della Prefettura di  Foggia, le amministrazioni provinciali, regionali e comunali, l’Anas,  la Polizia Stradale e la Motorizzazione Civile, dopo aver individuato che la  materia è competenza esclusiva dell’amministrazione provinciale, si pensava che  la soluzione fosse a portata di mano perché, in seguito a vari contatti  telefonici, tutte le parti convenivano che i lavori da fare per ripristinare due  delle sette fermate soppresse, per senso di marcia, in corrispondenza dei ponti  13 e 14, fossero di lieve entità, tant’è che un dirigente dell’amministrazione  Provinciale si sbilanciava a dire che era costato di più convocare le riunioni  che l’ammontare dei lavori da eseguire.

 

Speranze vane perché al tavolo, i dirigenti in questione, si  presentavano senza un prospetto definitivo dei lavori da eseguire per  ripristinare le fermate, senza una valutazione dei costi e, ancor peggio, senza  le idee chiare su quale sia la strada da percorrere per la soluzione del  problema tornando a proporre soluzioni scartate nelle riunioni precedenti o un  improbabile affidamento del servizio ad Ataf. Questo affidamento avrebbe bisogno  di una convenzione nuova, con i relativi costi, mentre i mezzi di CoTrap, Sita e  Ferrovie del Gargano, continuerebbero a percorre la strada senza effettuare  fermate che allungherebbero il tempo di percorrenza di circa tre minuti.

 

Il ridicolo si raggiungeva quando CoTrap proponeva una convenzione  con Ataf, a cui affidare il servizio di trasporto da Amendola a Foggia,  usando un biglietto, a costo invariato, valido sui mezzi delle varie aziende,  dimenticandosi che non è in grado di disporre che ci sia un biglietto unico per  la tratta Foggia-Manfredonia che permetta di usare indifferentemente i bus di  FdG o  Sita. Richiesta più volte formulata dagli utenti dei mezzi pubblici,  ma rimasta inascoltata da CoTrap, che espone al pagamento di multe agli utenti  che salgono a bordo dei bus di una compagnia con il biglietto emesso dall’altra,  anche se il costo è uguale, anche se il committente del servizio è lo stesso,  anche se l’ente che finanzia il servizio è lo stesso. Una vera follia.

 

Ringraziamo per la disponibilità e la fattiva collaborazione offerta da Polizia Stradale, Anas, Comune di Foggia e Prefettura, ma dobbiamo  purtroppo arrenderci di fronte all’incapacità dell’amministrazione provinciale  di operare celermente per risolvere i problemi delle persone mancando loro lo  spirito del “buon padre di famiglia” che dovrebbe ispirare i dirigenti delle  amministrazioni pubbliche. E’ per questo motivo che abbiamo lasciato la riunione  scandalizzati per l’atteggiamento dei dirigenti provinciali e per la loro  provocazione sulla quantificazione dei costi (hanno sbottato che potrebbero  servire centinaia di migliaia di euro per eseguire i lavori!).

 


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