Asl/Fg, maltrattamento e violenza domestica: progetto Vìola

Prendera'’ il via il 4 aprile 2014 (ulteriori appuntamenti i successivi 5 e 12 aprile) un progetto formativo rivolto a medici di medicina generale e p

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Prendera’’ il via il 4 aprile 2014 (ulteriori appuntamenti i successivi 5 e 12 aprile) un progetto formativo rivolto a medici di medicina generale e pediatri di libera scelta dall’importanza unica e dal valore fortemente simbolico.“Maltrattamento e violenza domestica: progetto vìola” è il tema che sarà affrontato nel corso delle tre giornate di studio, organizzate dalla ASL FG“.

 

“Molto più che un corso di formazione, Progetto vìola si preoccupa di fornire ai medici del territorio, che per primi nei loro ambulatori si trovano a fronteggiare la problematica della violenza domestica, strumenti concreti per combattere quella che è diventata una piaga sociale, dalle dimensioni planetarie. Secondo le ricerche internazionali, infatti, nei paesi industrializzati tra il 20 e il 30% delle donne subisce, nel corso della vita, maltrattamenti fisici o sessuali, violenze psicologiche da un partner o da un ex partner. Nella quasi totalità a tali violenze assistono i bambini. Questo vuol dire, che per un Medico di Medicina Generale con 1500 iscritti, sono circa 60 le donne che hanno subito violenza e 60 gli autori di violenza e, se la famiglia è composta di almeno due figli, 120 sono gli spettatori dell’atto violento, quando non sono loro stessi vittime.

Per fornire cure adeguate alle vittime di violenza domestica, gli operatori sanitari devono essere in grado di individuare i segnali della violenza, valutare ed intervenire in modo culturalmente appropriato. Di qui la finalità del progetto, quella di dare ai medici che vivono ogni giorno in questa “condizione di frontiera” le competenze adeguate.

Vasta la gamma delle tematiche che saranno affrontate durante i seminari e che toccheranno aspetti sociologici, psicologici e più propriamente tecnici. Si passerà quindi dalla trattazione delle modalità più appropriate per la conduzione di un colloquio, che facilitino la creazione di un clima relazionaleempatico, alle scelte comunicative più efficaci attraverso cui formulare domande appropriate alla donna. E ancora, per gli aspetti tecnici, si consiglieranno le corrette modalità di certificazione e refertazione nei casi accertati o sospetti di violenza o maltrattamento alle donne ed i bambini. Si esamineranno, infine, gli aspetti legislativi e gli obblighi giuridici, con particolare attenzione all’obbligo di referto e denuncia di reato da parte degli operatori sanitari.

Redazione
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