Vicenda peculato dipendenti Comune: altri 3 indagati

Nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 3 dipendenti del Comune di Manfredonia con l’accusa di peculato, sono indagate attualmente altre 3 person

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Nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 3 dipendenti del Comune di Manfredonia con l’accusa di peculato, sono indagate attualmente altre 3 persone, anche loro dipendenti comunali.

Ieri la notizia, che a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, la GdF aveva accertato che i tre dipendenti comunali attualmente agli arresti avevano sistematicamente sottratto dal 1 dicembre 2010 al 31 dicembre 2012 somme di denaro dalle casse comunali relative ai diritti fissi e di segreteria che i cittadini versavano per il rilascio, rinnovo o duplicazione delle carte d’identità. Al fine di nascondere l’illecita appropriazione del denaro incassato per conto del comune, gli arrestati – Iacoviello Andrea, di 57 anni, Salcuni Angela, di 58 anni, e Trotta Domenico, 56enne, tutti residenti a Manfredonia – (tutti ora sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ndr) non emettevano le relative bollette d’incasso o ne falsificavano l’importo. Oltre 35 mila euro la somma, secondo l’accusa, di cui si sarebbero appropriati i tre dipendenti del Comune di Manfredonia.

Nel periodo di tempo citato, i due uffici (quello di Via Pulsano e quello di Via Orto Sdanga) hanno emesso 13.667 carte d’identità per un totale di 95.795,40 euro che il Comune avrebbe dovuto incassare. Invece, secondo l’accusa, le carte d’identità registrate dagli indagati sarebbero solo 11.158 per un incasso di 63.918, 18 euro, effettivamente consegnato all’economato comunale. Da qui la scoperta delle Fiamme Gialle di una mancanza di bollette di riscossione per 2809 carte d’identità. Secondo gli inquirenti, Iacoviello si sarebbe appropriato indebitamente di oltre 31mila euro, Salcuni e Trotta di circa 1600. Per gli altri indagati, l’accusa parla di qualche centinaia di euro.

L’ipotesi di danno erariale causato all’ente territoriale è stata, altresì, segnalata anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti per le conseguenti responsabilità di natura contabile.
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