Dolmen sul Gargano: sinergia scientifica tra l’Ente Parco e il Museo Nazionale di Manfredonia

Tracce di dolmen sul Gargano? Lo si accerterà con una campagna archeologica. A questo punta l’accordo raggiunto tra l’ente Parco del Gargano e il muse

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Tracce di dolmen sul Gargano? Lo si accerterà con una campagna archeologica. A questo punta l’accordo raggiunto tra l’ente Parco del Gargano e il museo Nazionale di Manfredonia. Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano, ha, infatti, incontrato Anna Maria Tunzi, Direttrice Archeologo del Museo Nazionale di Manfredonia e Responsabile per la Preistoria della Puglia settentrionale, per un primo momento di confronto. “Il riconoscimento del mondo scientifico sulla presenza dei dolmen sul nostro territorio – dichiara Pecorella – potrebbe essere un’importante opportunità di riportare alla luce nuovi tesori nascosti e aprire per il Gargano nuovi scenari dal punto di vista archeologico e turistico”. “Il Gargano – prosegue il Presidente dell’Ente Parco – è riconosciuto dagli studiosi come uno dei centri più rilevanti dell’era preistorica, alcuni dei siti presenti sul nostro territorio hanno una valenza archeologica di livello internazionale, come Coppa Nevigata a Manfredonia e Grotta Paglicci a Rignano Garganico”. “Fino a questo momento la comunità scientifica ha riconosciuto la presenza di due dolmen risalenti al II millennio a. C., a Madonna di Cristo, nel Comune di Rignano Garganico, e a Pulsano, nei pressi di Monte Sant’Angelo”.
“Si dovrà attentamente valutare la concretezza delle segnalazioni pervenute – aggiunge la dottoressa Tunzi – al fine di accertare l’esistenza di strutture realmente realizzate dall’uomo e non formatesi per cause naturali favorite dall’elevata energia geomorfologica del Promontorio”. Per la Direttrice del Museo Nazionale di Manfredonia “occorrerà cercare elementi di cultura materiale che confermino la natura di tali strutture, la cui conformazione resta peraltro suggestiva e singolare“.
Al termine dell’incontro il Presidente Pecorella e la dottoressa Tunzi hanno convenuto che sarà necessario convocare a breve un tavolo tecnico-scientifico, con le Università di Foggia e di Bari, per individuare la migliore strategia per lo studio dei siti dolmenici.
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