Minerale “diegogattaite” scoperto in Sudafrica

IN una miniera del Sud Africa, nella regione Kalahari è stato scoperto nel settembre scorso un nuovo minerale nanoporoso di rame a cui è stato dato il

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IN una miniera del Sud Africa, nella regione Kalahari è stato scoperto nel settembre scorso un nuovo minerale nanoporoso di rame a cui è stato dato il nome di Diegogattaite, formula chimica Na2CaCu2Si8O20•H2O. Prende il nome dal nostro concittadino Giacomo Diego Gatta, giovane docente dell’Università degli Studi di Milano, Settore GEO/09 – Georisorse Minerarie e Applicazioni Mineralogiche, presso il Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio”.

 

Sono stati alcuni colleghi del prof. Gatta, di università straniere e centri di ricerca, che hanno proposto alla comunità scientifica (International Mineralogical Association) il nome che è stato accettato all’unanimità dalla commissione preposta. Si tratta dei proff. M. S. Rumsey e M. D. Welch del Mineral and Planetary Sciences Division, Department of Earth Sciences, Natural History Museum, Cromwell Road, di Londra; del prof. A.R. Kampf del Mineral Sciences Department, Natural History Museum of Los Angeles County, Los Angeles – California (USA), infine, del prof. A. J. Spratt dell’Image and Analysis Centre, Department of Facilities, Natural History Museum, di London (UK).

E’ una notizia che conferma come il detto nemo profeta in patria persiste ancora e che, come ancor più ricorrente in questi anni, le attestazioni di stima e riconoscimenti professionali provengono “da lontano”, dall’estero, da chi sa riconoscere le capacità dei nostri giovani e apprezza il valore dell’impegno profuso in anni di studio e di ricerca.

“Diego è stato mio alunno nella scuola media inferiore e ricordo benissimo, durante le lezioni di Educazione Tecnica e Disegno, la sua vivacità in classe – dice l’architetto Francesco Sammarco – ma anche la spigliatezza e prontezza nell’esposizione e nella partecipazione. Ho avuto modo di incoraggiarlo e apprezzare le sue doti anche in seguito durante gli studi e nelle sue fugaci apparizioni a Manfredonia, dopo gli studi universitari, proveniente da questa o da quell’altra nazione. Conservo ancora una nutrita collezione di cartoline che mi ha inviato dai vari paesi del mondo in cui si trovava per lavoro! Colgo l’occasione per congratularmi pubblicamente con lui e augurargli di raggiungere mete sempre più ambite, come i grandi scalatori (visto che ha a che fare con la geologia!) quando affrontano… le cime più alte”.

(A cura dell’Arch. Francesco Sammarco – fonte: Comune di Manfredonia)


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