Amendola: stato di agitazione lavoratori delle pulizie

Continua la mobilitazione dei lavoratori delle pulizie dei presidi militari Amendola e Jacotenente. Il perpetrare di atteggiamenti vessatori da parte

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Continua la mobilitazione dei lavoratori delle pulizie dei presidi militari Amendola e Jacotenente. Il perpetrare di atteggiamenti vessatori da parte della “Compagnia Generale Servizi Integrati s.r.l.” di Tivoli, azienda che detiene l’appalto, ha nuovamente costretto i 35 addetti allo sciopero lo scorso 18 ottobre.

 

“Queste lavoratrici e lavoratori sono abituati da anni – riferisce il segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, Leonardo Piacquaddio – al subentro di una ditta all’altra, e al confronto tra azienda e sindacato affinché, oltre alla continuità occupazionale, si possano mantenere anche i diritti acquisiti nel corso dell’attività lavorativa. Tuttavia, dal primo aprile di quest’anno, data di subentro della nuova ditta – rileva Piacquaddio – si son subito evidenziate le intenzioni datoriali di gestire il personale alle proprie condizioni, senza confronto sindacale e compromettendo il tenore delle famiglie dei lavoratori, quasi tutte monoreddito.

Il ‘biglietto da visita’ della nuova azienda ha indotto la Fisascat a proclamare lo stato di agitazione sindacale dal due aprile ed a chiedere l’intervento della Prefettura. Nemmeno gli incontri successivi, sia in sede sindacale che prefettizia, son riusciti ad arrivare ad un pacifico rientro della vertenza. Anzi la Compagnia Generale Servizi Integrati, ha disposto il licenziamento di quattro unità, rientrate solo dopo ulteriori proteste sindacali. A ciò sono poi seguite estenuanti trattative e proteste per il mancato rispetto degli accordi, a partire dal taglio delle ore contrattuali rispetto alle strutturali 3 ore giornaliere, rivenienti dalle precedenti gestioni. Dopo gli scioperi, con l’accordo del 25 luglio, ci si era illusi – continua la Fisascat – che l’azienda si sarebbe impegnata a rispettare la contrattazione di secondo livello, con la corresponsione di 50 euro al mese, quale bonus presenza, il pagamento delle ore supplementari, con la maggiorazione prevista dal CCNL, ed il riconoscimento di un rimborso chilometrico pari ad euro 0,40 al Km; e che le ore eccedenti, rispetto al contratto con l’Aeronautica, sarebbero state tramutate in straordinario equamente ripartito. Al contrario, tutti gli accordi son rimasti sulla carta, tanto che i lavoratori si sono visti costretti a scioperare nuovamente.

Una situazione incresciosa – conclude Piacquaddio – che ci induce ad inviare al Comando dell’Aeronautica un appello a vigilare sulla situazione, anche al fine di garantirsi maggiore qualità dei servizi offerti da maestranze pluriprofessionalizzate, che con dedizione e umiltà garantiscono l’igiene delle strutture militari”.

Redazione
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