Manfredonia, riprende la pesca ma i problemi restano

Dopo 42 giorni di stop forzato, i 280 pescherecci del compartimento marittimo di Manfredonia sono tornati alla normale attività di pesca. Un fermo tem

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Dopo 42 giorni di stop forzato, i 280 pescherecci del compartimento marittimo di Manfredonia sono tornati alla normale attività di pesca. Un fermo temporaneo, durato troppo poco, ma che è servito a far ripopolare i fondali marini del Golfo. Settembre è periodo di triglie, e il mare del Gargano è ricco di questa specie ittica. Già oggi, i pescatori di Manfredonia hanno pescato diversi quintali di triglie, ma anche polpi, orate e pesce azzurro, destinati al mercato locale e alla grande distribuzione. Ma i problemi restano. Ad iniziare dal caro gasolio il cui costo si è stabilizzato su prezzi medio-alti, poi le normative comunitarie che moltiplicano adempimenti e limitazioni e rendono più difficile l’attività quotidiana dei pescatori manfredoniani. Tutto il comparto chiede un intervento straordinario per frenare l’emergenza e pensare a politiche di rilancio del settore. Nella sola marineria di Manfredonia, la più grande della Puglia, lavorano ben 1000 addetti, con una riduzione dei posti di lavoro che si attesta intorno al 15-20%. A questo va aggiunto la diminuzione dei motopescherecci (oggi 280, nel 1990, 480), 60 istanze di rottamazione. Urge il Piano di gestione sulla pesca.

 

Saverio Serlenga


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